Addio a Francesco Nuti, fedele ad una comicità delicata

Addio a Francesco Nuti, fedele ad una comicità delicata
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Addio a Francesco Nuti, l’attore e regista muore a Roma all’età di 68 anni. Ne danno notizia la figlia Ginevra e i familiari. I funerali, voluti in forma strettamente privata, giovedì 15 giugno, nella Basilica di San Miniato a Monte, a Firenze.

Francesco era nato a Prato il 17 maggio 1955 ed esordì come attore dilettante giovanissimo, con un repertorio comico, portando in scena diversi monologhi scritti da lui stesso.

Negli anni Settanta entra come membro nel trio cabarettistico dei Giancattivi, gruppo già composto da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. Diretto da Benvenuti esordisce come attore nel film Ad ovest di Paperino(1981). Con i Giancattivi partecipa a trasmissioni di successo: Black Out, radiofonica, e la televisiva Non stop (1977-78).

Diretto da Enzo Trapani su Raiuno, inizia poi la carriera solista come sceneggiatore, ed interprete protagonista ad alcuni film diretti da Maurizio Ponzi. Madonna che silenzio c’è stasera (1982) Io Chiara e lo Scuro (1983) e Son contento (1983).

Ottiene successo di pubblico e di critica: si aggiudica il David di Donatello, il Nastro d’Argento come Miglior attore protagonista per il film Io Chiara e lo Scuro e anche la Grolla d’Oro nel 1984. In questo film, ambientato nel mondo dei giocatori da biliardo all’italiana,  recita con Giuliana De Sio. Nel 1985 ottiene il David di Donatello come Miglior attore protagonista del film Casablanca, Casablanca.

Nuti riceve inoltre il Premio Ciak d’Oro nel 1986 come Miglior attore protagonista del film Tutta colpa del Paradiso. Nel 1986 riceve la Medaglia d’Oro del Comune di Roma.

Nel 2005 EuropaCinema gli assegna il Premio EuropaCinema speciale per Bentornato Francesco.

Nel 1986 Francesco Nuti è per la terza volta regista e protagonista del film Stregati. Con lui recita Ornella Muti, già sua partner nel film Tutta colpa del Paradiso. Ottiene grande successo e anche per i successivi film: Stregati (1986), Caruso Pascoski – di padre polacco – (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1989) e Donne con le gonne (1991).

In quegli anni si dedica anche alla musica. Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Sarà per te, in seguito incisa anche da Mina e duettando con Mietta per il brano Lasciamoci respirare, composto dal cantautore Biagio Antoniacci ed inciso poi nel 1992.

Però, negli anni Novanta non riesce più ad ottenere l’eguale successo per Occhio Pinocchio,  Il Signor Quindicipalle (1998), Io amo Andrea (2000) e Caruso zero in condotta (2001).  Questo lo fa cadere nello sconforto e lo portano all’alcol.

Purtroppo, nel 2006 è vittima di un incidente domestico: una caduta dalle scale gli provoca un’ematoma cranico. Per quattro mesi rimane in coma, con gravi danni neurologici e la perdita diparte delle sue capacità motorie. Perde anche quasi totalmente l’uso della parola e vive costretto su una sedia a rotelle.

Nel giugno 2008, l’ex compagna Annamaria Malipiero, da cui aveva avuto la figlia Ginevra nel 1999, comunica che Franceso esce dall’ospedale e continua la riabilitazione e lo conferma anche il fratello Giovanni Nuti, medico, musicista e compositore, affermando che Francesco ha iniziato a scrivere una raccolta di versi intitolata Poesie raccolte.

Nel giugno 2009 la Cineteca Nazionale gli dedica una retrospettiva alla Sala Trevi di Roma.

Un documentario a lui dedicato dal titolo Francesco Nuti … e vengo da lontano viene presentato al Festival Internazionale del Film di Roma 2020.

Il 5 agosto 2014 va in scena lo spettacolo teatrale/musicale Francesco Nuti-Andata, caduta e ritorno per la regia di Valerio Groppa. Nicola Pecci è l’interprete, accompagnato da una band di cinque elementi, diretta dal chitarrista livornese Marco Baracchino.

Il 21 settembre 2016 Francesco viene ricoverato in gravissime condizioni presso il CTO di Firenze a seguito di una ennesima caduta.

Nel 2017 la figlia Ginevra Nuti diventa maggiorenne e si offre di fargli da tutrice legale e afferma:

< Francesco è e sarà sempre il mio papà anche se non può più parlare, muovere le mani e camminare ed è giusto che mi occupi di lui.>

Il 7 dicembre 2019 Francesco Nuti riceve – ritirato dalla figlia – il Premio Internazionale Vincenzo Croicitti 2009 Alla Carriera.

L’illusionista Francesco Scimemi scrive su Facebook: «Quando il destino si accanisce con te anche nella morte. Oggi, nel giorno in cui muore Silvio Berlusconi, ci lascia il grande Francesco Nuti. Notizia che passerà ovviamente sotto silenzio. Lo conobbi personalmente negli anni 90 ed era una persona dolcissima. I suoi primi film furono campioni d’incasso; così come, prima, la surreale comicità dei Giancattivi, con Athina Cenci e Alessandro Benvenuti, fu innovativa e rivoluzionaria. Ha scritto “Sarà per te”, una canzone splendida. Ciao Francesco».

Di Judith Maffeis Sala

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