Isa Barzizza ci lascia a 93 anni

Isa Barzizza è morta domenica 28 maggio, all’età di 93 anni, nella sua casa di Palau, in Sardegna.
L’annuncio è stato dato da don Paolo Pala, parroco di Palau, dove Isa viveva da più di quarant’anni: <Comunico che è venuta a mancare la nostra compaesana acquisita, cittadina onoraria di Palau. Alla figlia Carlotta, al genero Gigi, ai nipoti Martino e Nicola vadano le nostre più affettuose condoglianze>
Affascinante soubrette della rivista negli anni Cinquanta, figlia del direttore d’orchestra Pippo Barzizza e di Tatina Salesi, Isa nasce a Sanremo il 22 novembre 1929.
Terminati gli studi liceali, Erminio Macario chiese personalmente a Pippo Barzizza di far debuttare Isa in una sua rivista.
Da Totò Isa apprese l’uso della mimica, la posizione nello spazio del palcoscenico e con lui interpretò due spettacoli teatrali, C’era una volta il mondo (1948) e Bada che ti mangio (1949).
Con Totò debuttò anche al cinema nel film I due orfanelli del 1947 e realizzò con lui 10 film.
Complessivamente lavorò in una trentina di pellicole in ruoli per lo più secondari, come spalla dei comici maschili, con i quali già lavorava a teatro. L’unico ruolo da protagonista fu in Viva la rivista! del 1953, dove cantava un blues con un fatale vestito nero di raso con lo spacco.
Nel 1951-52 lavorò con Garinei e Giovannini nella rivista Gran baldoria. Negli stessi anni anche nel teatro di prosa recitando William Shakespeare ne La dodicesima notte per la regia di Renato Castellani.
Il 3 gennaio 1954, giorno d’inizio dei programmi ufficiali della televisione italiana, la Rai trasmise l’atto unico di Carlo Goldoni Osteria della posta nel quale Isa Barzizza è l’attrice protagonista.
Nel 1955-56 riscosse successo con la commedia musicale Valentina, la storia d’amore di due fidanzati che fanno un salto in avanti nel tempo.
Nel 1960, un grave lutto familiare, la morte del marito Carlo Alberto Chiesa, per un incidente stradale, la indusse ad interrompere la carriera nel teatro brillante.
Si dedicò a Carlotta, la sua unica figlia, poi si legò sentimentalmente al costruttore edile Enzo Villoresi.
Negli anni Sessanta fondò una società di doppiaggio, gestendo il ruolo di imprenditrice e direttrice artistica. Nei primi anni Novanta tornò a teatro recitando nella commedia La pulce nell’orechhio con la regia di Gigi Proietti e Arsenico e vecchi merletti di Joseph Kesselring per la regia di Mario Monicelli.
Nel 1995 partecipò al Festival di Spoleto con L’ultimo Yankee di Arthur Miller e nel 1999 interpretò una versione della riduzione teatrale del romanzo Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, accanto a Lauretta Masiero. Nel 1989 condusse per Rai 3 Mai dire mai, con Fabio Fazio e Giampiero Mughini. Nel 2012 interpretò Marisa, un’anziana ricoverata in ospedale, nel film Viva l’Italia.
Nel 2010 fu nella giuria del festival cinematografico internazionale Visionaria di Siena.
Di Lucrezia Palma