La stagione 2023/2024 del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa Stagione 2023/2024

La stagione 2023/2024 del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa Stagione 2023/2024
Reading Time: 4 minutes

Presentata la stagione  2023/2024 del Piccolo Teatro di Milano dal direttore Claudio Longhi, che ha precisato il tema:  Il corpo delle parole: appunti per un viaggio lungo un anno.

Non idea astratta o concetto, ma flatus vocis: respiro che accarezza e solletica, grido che scortica, riso che vezzeggia e sbeffeggia, gemito che scioglie e intenerisce. È una vera e propria “fisica delle parole” quella proposta col cartellone del Piccolo Teatro, per la stagione 2023/2024.

Un’indagine minuziosa sulla parola e sui suoi diversi usi e registri teatrali, sulle sue molteplici possibilità. Sulle sue molte declinazioni e altrettante coniugazioni.

Alle artiste e agli artisti della stagione 2023/24, il Piccolo ha chiesto quale libro, attraverso il linguaggio, lo stile, il lessico, ha maggiormente segnato il loro percorso teatrale, inducendo un cambio di passo, un simbolico voltar pagina. Ne è nata una biblioteca di circa 70 titoli, che il pubblico, nei prossimi mesi, potrà continuare a consultare liberamente nel foyer del teatro.

Vuole essere un prologo che enuncia subito il filo conduttore della stagione: “Il corpo delle parole”. Il linguaggio, dunque, la parola, le sue molteplici forme e apparenze, ma soprattutto il suo potere di

farsi corpo sulla scena, è il tema che, come un fiume carsico, attraversa l’intera programmazione.

Sono online gli spettacoli della stagione 2023/24, “Il corpo delle parole”: un viaggio lungo un anno per esplorare insieme la dimensione fisica del linguaggio teatrale.

Ci sono intrecci tra produzioni e coproduzioni (27 di cui 15 prime nazionali), 33 spettacoli, ospiti, collaborazioni che si rinnovano ed altre nuove.

Vengono trattati i temi della sostenibilità e della relazione tra uomo e natura, drammaticamente attuale in questi giorni. È una stagione densa di ricorrenze e molte saranno le occasioni per ricordare i grandi del teatro e della letteratura, e per riflettere sulla storia del nostro Paese.

Prioritaria rimane l’attenzione alla formazione, sulla scena e fuori, anche grazie a una stagione per bambini e ragazzi che si divide tra il teatro e le classi.

L’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso ha affermato: “Un cartellone molto ricco che vede tra le altre iniziative percorsi di avvicinamento a nuove tipologie di pubblico: il teatro esce dai luoghi classici della cultura per incontrare anche le periferie, un dialogo aperto che è anche uno dei punti fermi del modo di agire di Regione Lombardia”.

Unlock the city: Bucolica di Marta Cuscunà al Parco Cassinis nel sud di Milano.

Limited edition di Davide Carnevali nell’area Nosedo Porto di Mare.

Sempre più vivace e strutturata è quindi anche la proiezione del teatro all’esterno, con le tante iniziative che prolungano l’esperienza teatrale fuori dalle sale – non solo nei quartieri ma anche negli spazi naturali con inediti dispositivi artistici –, attraverso il nuovo esperimento delle scuole di quartiere nei municipi o i mille rivoli di una approfondita esplorazione delle nuove frontiere del pubblico. Un teatro in movimento, aperto, custode della memoria e in ascolto, attento, del presente.

Produzioni e coproduzioni

La nuova stagione si apre con un felice ritorno: diretto da Riccardo Frati, approda sulla scena del Grassi (27 settembre – 8 ottobre 2023)  Il barone rampante, romanzo di Italo Calvino ambientato in una fiabesca Liguria di fine Settecento. Mentre si sta preparando la Rivoluzione che sconvolgerà la Francia, un ragazzino intraprende la propria personale “guerra di liberazione” dalla gabbia delle convenzioni borghesi. Il cast è parzialmente rinnovato (Mauro Avogadro, Nicola Bortolotti, Matteo Cecchi, Leonardo De Colle, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Marina Occhionero).

VajontS23 narrazione per coro popolare, curata da Marco Martinelli e Marco Paolini, produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, in collaborazione con Jolefilm, è un progetto di Marco Paolini per La Fabbrica del Mondo che andrà in scena il 9 ottobre 2023 al teatro Strehler.

Una ricorrenza importante; a sessant’anni da quel tragico 9 ottobre 1963 che spezzò, in pochi secondi, la vita della valle attraversata dal torrente Vajont. L’autore riapre quel capitolo drammatico della storia del nostro Paese con due serate speciali.

La prima, VajontS23. Narrazione per coro popolare (Strehler, 9 ottobre), è una creazione collettiva e partecipata con la quale il Piccolo si unisce a La Fabbrica del Mondo (comitato promotore del progetto) e ad altre istituzioni culturali e civili del Paese per un grande ricordo condiviso in forma di racconto e per riflettere sul tema dell’emergenza idrica e sul futuro delle nuove generazioni ai tempi della crisi climatica.

Nella seconda serata (Strehler, 16 ottobre), verrà riproposto Il racconto del Vajont, l’orazione civile, composta da Paolini con Gabriele Vacis, che ha segnato la storia del teatro di narrazione italiano. Le due serate punteggiano, in due lunedì successivi, le rappresentazioni di Boomers (sempre allo Strehler, 11-22 ottobre), il nuovo spettacolo di Paolini, in stagione tra le ospitalità (così come Il racconto del Vajont).

Federica Fracassi e Fanny & Alexander portano in scena Trilogia della città di K., inferno familiare nato dalla penna di Agota Kristòf.  Sulla scena avanza una donna dall’accento straniero. Racconta una fiaba nera di innocenza e malvagità.

Emma Dante termina il suo itinerario attraverso Lo cunto de li cunti di Basile con un apologo sull’ottusità del potere, Re Chicchinella.

Sotterraneo, collettivo teatrale associato al Piccolo, avvia una scrittura originale ispirata a Farenheit 451 di Bradbury. Ospite Nanni Moretti, al suo debutto nella regia teatrale, che porta in scena due commedie di Natalia Ginzburg, Fragola e Panna e Dialogo, riunite nel titolo Diari d’amore.

Per il filone drammaturgico nuova produzione del Piccolo è La pulce nell’orecchio, commedia di George Feydeau con regia di Carmelo Rifici

Massimo Popolizio rende omaggio al primo spettacolo che inaugurò il Piccolo di Milano nel 1947 portando in scena L’albergo dei poveri di Gor’kij.

Omaggio a Puccini nel melologo di Toni Servillo e Giuseppe Montesano Puccini, Puccini, che cosa vuoi da me? con l’Orchestra Sinfonica di Milano.

Il drammaturgo Pascal Rambert proporrà Durante, secondo testo del trittico pensato per il Piccolo. Scritto, diretto e interpretato da Francesco Alberici debutterà anche Bidibibodibiboo, un ritratto spiietato del mondo del lavoro ai tempi di Amazon.

Ascanio Celestini il 23 dicembre porta allo Strehler L’asino e il bue. Greccio 2023 nell’ottavo centenario del presepe di San Francesco

Tante star: Umberto Orsini e Franco Branciaroli, Glauco Mauri, Lina Sastri, Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco.

Di Judith Maffeis Sala

www.ildogville.it 

 

ildogville.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *