Grande successo per Lino Guanciale ne Il Commissario Ricciardi

Grande successo per Lino Guanciale ne Il Commissario Ricciardi
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Grande successo per Lino Guanciale nei panni del Commissario di Polizia Luigi Alfredo Ricciardi, per la seconda stagione della serie Il Commissario Ricciardi trasmessa in prima serata da Rai 1.

Lino Guanciale, attore di teatro, di cinema e regista, ha ricevuto diversi riconoscimenti, fra cui nel 2021 il Nastro d’Argento proprio per l’interpretazione del Commissario Ricciardi.

La serie, ambientata negli anni 30, è stata girata nel centro storico di Taranto (la residenza del commissario è in Palazzo Lo Jucco),  tuttavia le location hanno compreso anche diversi luoghi del Capoluogo partenopeo: il Teatro di San Carlo, il Teatro Sannazaro, il Museo nazionale di Capodimonte, Villa Pignatelli, Reggia di Portici, la Basilica della Santissima Annunziata Maggiore, il Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito e il Caffè Gambrinus. Altre scene sono state girate a Nocera Inferiore e Capua.

La seconda stagione è stata composta da quattro episodi, in onda dal 6 marzo al 21 marzo.

Ricciardi ha una capacità investigativa fuori dal comune, basata sulla comprensione delle vite e delle passioni umane e su una profonda empatia. La sua strana dote (che nessuno conosce e che chiama “Il fatto”) consiste nel vedere l’ultimo istante delle vittime di morte violenta e ascoltare il loro ultimo pensiero.

Vive una vita solitaria, accudito dalla vecchia tata, Rosa, che lo ama come se fosse un figlio. A indirizzare Ricciardi nelle indagini sono sentimenti finora a lui sconosciuti, mentre il destino impone il suo disegno nella vita del commissario e dei suoi amici.

Questi i personaggi vicini al commissario Ricciardi: Antonio Milo è il suo fedelissimo Brigadiere Raffaele Maione. Alto, grosso, un po’ goffo, è un uomo dal cuore d’oro e dalla battuta sagace.

Il commissario e il brigadiere sono legati dalla morte del figlio primogenito, Luca, agente di polizia ucciso in servizio. Una perdita dolorosissima che ha portato il silenzio nella famiglia Maione, perché sua moglie Lucia da quel giorno ha smesso di sorridere.

Maione è legato a Ricciardi per ammirazione e per devozione: proprio il Commissario, infatti scovò i colpevoli della morte del figlio e gli rivelò che Luca lo amava tanto da dedicargli il suo ultimo pensiero.

Enrico Iannello è il dottor Bruno Modo, fervido antifascista, ironico e schietto. Amante del vino e delle belle donne, non disdegna di frequentare i bordelli napoletani e declama battute ironiche nei confronti di Mussolini, suscitando la preoccupazione di Ricciardi. In qualità di anatomopatologo, nel corso delle indagini è un valido e fidato alleato del commissario.

Maria Vera Ratti è Enrica Colombo, innamorata del commissario, lo osserva dalla finestra del suo appartamento che è situato davanti al commissariato.

Enrica sa di essere ricambiata nel suo sentimento da Ricciardi, e non comprende per quale motivo lui non sia esplicito. Suo padre ha intuito l’amore silenzioso fra i due.

Serena Iansiti è Livia Lucani, affascinante soprano che si è ritirata dalle scene e si è trasferita a Napoli dopo aver conosciuto Ricciardi in occasione dell’indagine condotta dal commissario sull’omicidio di suo marito, il celebre tenore Arnaldo Vezzi. Livia vuole conquistare Ricciardi sicura per sua travolgente bellezza e il suo carattere volitivo.  Vanta amicizie potenti tra gli esponenti del regime fascista.

Fiorenza D’Antonio è Bianca Palmieri di Roccaspina, è nota come la donna più bella di Napoli. Moglie del conte Romualdo Palmieri, che si è lasciato rovinare dal gioco e dai debiti, Bianca rimane affascinata dal commissario. Bianca è corteggiata dal duca di Marangolo, più anziano di lei, che ambisce a vederla felice.

Adriano Falivene è Bambinella, “Femminiello” napoletano, confidente del brigadiere Maione per gratitudine, graziato durante una “retata”.

Christoph Hulsen è Manfred von Brauchitsch, maggiore dell’esercito nazista, innamorato di Enrica Trasferito a Napoli svolge spionaggio per il suo Paese.

Mario Pirrello è Angelo Garzo, il diretto superiore di Ricciardi. Garzo teme e ossequia i personaggi dell’alta società e disapprova l’incorruttibilità di Ricciardi. Vuole fare carriera e si appropria dei successi del commissario.

Veronica D’Elia è Nelide, nipote di Rosa che sostituisce l’amata defunta, tata di Ricciardi, nelle gestione della casa. Gli insegnamenti di Rosa l’aiutano a comprendere il commissario e il suo legame con Enrica. Accetterà la corte del fruttivendolo Sarracino.

Il finale vede il tanto atteso fidanzamento ufficiale tra Ricciardi e la timida Enrica. Si attende ora la terza stagione.

Di Judith Maffeis Sala

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