Nannarè di e con Giulia Ricciardi al Cometa Off di Roma

Nannarè di e con Giulia Ricciardi al Cometa Off di Roma
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Va in scena il 21 e il 22 marzo al Teatro Cometa Off di Roma, NANNARE’, novità assoluta di e con Giulia Ricciardi, diretta da Patrizio Cigliano.

Giulia Ricciardi torna al suo primo amore. Dopo anni dedicati principalmente al cinema e alla commedia, una delle attrici più apprezzate e versatili del panorama italiano, ha deciso di tornare a tuffarsi nelle vibranti e agitate acque del dramma.

Questo emozionante monologo era parcheggiato nella sua penna da oltre 15 anni e sembra aver convogliato in questa grande prova d’attrice tutte le importanti esperienze fatte con i migliori registi Italiani, da Giancarlo Sepe a Gigi Proietti, che hanno punteggiato una carriera fatta di tanto “bel teatro serio”.

Poi c’è stata la sua escursione nel cabaret (da Zelig a Colorado come autrice e comica) e la dedizione alla scrittura di commedie “al femminile”, sempre esplorando con precisione l’animo delle donne, nella sua profonda accezione tragi-comica.

L’incredibile successo delle “stremate”, la prima Serie Teatrale al Mondo, con 7 commedie (ma continueranno!) destinate a sbancare ai botteghini dal 2014 ad oggi, tra una risata e un paradosso le ha riacceso la fiamma del racconto “serio” e quell’idea di “Nannarè” ha ripreso forma….

Il titolo richiama l’inarrivabile Anna Magnani, ma il racconto va da tutt’altra parte. Nannarè è una puttana romana, già “matura”, che si racconta senza falsi pudori. Nell’ambiente “di lavoro” è stata ribattezzata Nannarè perché, con la sua romanità spudorata, la sua schiettezza ineluttabile, il suo aspetto e i suoi colori ricorda l’indimenticata attrice.

E’ una donna del popolo, e forse la troviamo durante un interrogatorio di fronte alla Polizia. O forse no. A chi parla? Con chi, si mette così a nudo mostrando anche le sue molte fragilità? Parla di una vita difficile, faticosa, pericolosa, lasciandoci intuire le molte violenze cui è stata sottoposta fin da bambina, già obbligata a “battere” il marciapiede.

Cerca un perdono? Una redenzione? …E davanti a chi? La sua umanità è emozionante, commovente, trasgressiva e a volte persino fastidiosa, ma niente è come sembra e Nannarè si metterà in gioco… forse per l’ultima volta.

“Dopo tanta commedia, tornare a dirigere Giulia in una dimensione che ha accantonato per troppo tempo, quella drammatica, è un tuffo nelle emozioni, nella vibrante arte del Teatro “necessario” che, partendo dalla realtà di una società pericolosa, attraverso il palcoscenico diventa simbolo, metafora, significato e condivisione di urgenze narrative, anche per concedersi, ogni tanto, di pensare a quelle crepe della frenetica società moderna, in cui vale la pena di fermarsi e “sentire” il dolore delle ferite del mondo”_ annota Patrizio Cigliano.

“Con viva attenzione al mondo delle donne, in un tempo scandito dall’orrore di continui e inaccettabili femminicidi. E chi conosce Giulia solo per la sua graffiante vena comica, che l’ha caratterizzata in questi ultimi 15 anni, scoprirà un’attrice straordinaria, intensa e commovente: un’attrice. Punto. ”

Presentazione

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