Risorgimento Pop, dissacra l’Italia e la scena

Daniele Timpano con il supporto di Valerio Malorni ci immerge nell’epoca garibaldina con lo spettacolo “Risorgimento Pop” al Teatro Basilica di Roma, toccando fatti e personaggi storici del Risorgimento italiano e del 1800 che vengono raccontati in modo fantasioso.
Il linguaggio e la scelta stilistica dello spettacolo vanno sul comico demenziale condito da provocazioni al vuoto morale e civile della gente e da una buona dose di nonsense di gesti e situazioni.
L’operazione di critica all’Italia sceglie spesso la dissacrazione, talvolta comica, come per la comparsa e le gag con il manichino di Mazzini, talvolta molto discutibile nel caso di sfigurare più volte la bandiera italiana.
Nella centrifuga di situazioni e idee vengono alternati balletti, cabaret, canzoni pop con Britney Spears, cibo lanciato, luoghi comuni e nonsense a volte casuale.
Nonostante il tema storico trattato lo spettacolo ha un registro molto originale e moderno. O lo si ama arrivando a frequenti risate, soprattutto per un pubblico più giovane scevro da filtri, o lo si odia, rasentando l’impassibilità.
Recensione di Demian Aprea