Corrado Accordino al Litta di Milano con Spycho Killer

Al Litta di Milano la produzione della Compagnia Teatro Binario 7 presenta Corrado Accordino al Litta di Milano con Spycho Killer, il monologo di Accordino che indaga il mondo delle serie tv, dal 17 al 19 febbraio. Aiuto regia Valentina Paiano
Un ghostwriter confessa la sua esperienza nel mondo delle serie tv e del cinema, dai primi passi con le soap opera italiane fino alle acclamate serie mondiali.
L’amore per la scrittura, l’ansia da prestazione, le intime titubanze, l’ambizione, l’ambiente produttivo, le logiche di mercato e le capacità creative degli sceneggiatori sono messe a nudo in questo racconto dissacrante e provocatorio. Nel frattempo procede anche la storia della miglior sceneggiatura mai prodotta finora. Perché troppo ambiziosa, troppo sincera, troppo scorretta.
Un meccanismo narrativo attraverso cui il teatro indaga il mondo della fiction, sviluppando una narrazione che procede proprio come una serie: inquadrature, durata, titoli di coda. Una scatola magica di racconto nel racconto, dove il narratore si espone in prima persona svelando anche segreti e bugie dello show business.
Ma è anche interprete dei suoi stessi personaggi, regalandoci così la potenza creativa dell’immaginazione, l’anarchia delle idee e l’energia vitale di chi vuole emozionarsi ed emozionare.
Note di regia
Lo spettacolo è uno elogio alla scrittura e alla sua potenza di re-inventare la realtà. E’ una scatola magica, una storia dentro la storia, ispirandomi a Italo Calvino, al romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore, procedendo però come in una serie Tv, con inquadrature, titoli di coda, nuovi personaggi ad ogni puntata.
Il narratore si espone in prima persona, raccontando di sé, delle sue reali esperienze come ghostwriter nel mondo della fiction e del cinema, utilizzando però stili e linguaggi teatrali differenti.
Se è vero che il cinema ha più mezzi economici è altrettanto vero che il teatro ha più libertà creativa. Può accadere che una confessione diventi una spy story, per poi trasformarsi in un canto poetico, per poi diventare un racconto gotico e poi tornare al thriller. Storie in apparenza disgiunte che troveranno solo alla fine il loro legame, la tessera finale che lega il destino di un uomo alle sue azioni passate.
La scrittura rende sopportabile quello che il protagonista ha commesso nella sua vita. Questo è lo spettacolo che meglio di molti miei altri lavorisviluppa i temi che mi sono più cari: il rapporto tra realtà e finzione, il potere salvifico dell’arte, i mondi paralleli che, più o meno consapevolmente, abitiamo. Corrado Accordino
Presentazione