Ci lascia Gino Landi a 89 anni

Gino Landi, regista e coreagrafo, maestro dei varietà della Rai, ci lascia all’età di 89 anni.
Scoperto da Erminio Macario, mentre metteva in scena Bulli e pupe con Fanfulla, Landi, al secolo Luigino Gregori, era nato a Milano il 2 agosto del 1933 da genitori entrambi artisti di varietà e Gino iniziò come ballerino, passando poi alla coreografia.
Lavorò per il cinema, il teatro e la TV divenendo uno dei più affermati registi televisivi e teatrali del panorama nazionale e internazionale, collaborando con Nino Rota, Ennio Flaiano, Federico Fellini e tanti altri.
Parole di cordoglio arrivano dalla presidente Rai Marinella Soldi e dall’amministratore delegato Carlo Fuortes. Lo ricordano come un Maestro dell’arte del balletto moderno. Un celebrato talento creativo che, in una lunga e fortunata carriera, ha contribuito con il suo estro al grande livello dei varietà della Rai. Riconosciuto dal pubblico e ricercatissimo da protagonisti dello spettacolo italiano, Landi ha lavorato con le principali star dell’intrattenimento e della musica, in televisione e in teatro, talvolta in veste anche di regista. <L’azienda – affermano Soldi e Fuortes – gli è grata per la sua lezione artistica, umana e professionale>.
Ha firmato le regie televisive di alcune edizioni del Festival di Sanremo, del Festivalbar e di numerosi spettacoli teatrali in collaborazione con il duo Garinei e Giovannini, come Rugantino o Vacanze romane.
Ha curato la regia e la coreografia di molte operette al Festival dell’Operetta che organizzava il Teatro Verdi di Trieste.
Per il teatro lirico ha curato la regia di Vivì (1962) e Il barbiere di Siviglia (1989): è stato anche regista di operette e di musical (Can-Can, 1998). Al Teatro Verdi ha messo in scena anche Les Contes d’Hoffmann di Offenbach nella Stagione Lirica 2000/2001.
E, inoltre, La Rondine di Puccini e Il mondo della Luna di Paisiello.
E’ stato il coreografo di trasmissioni popolari come Johnny 7(1964), La prova del nove (1964), Scala reale (1966) e Partitissima (1967). Ha curato le coreografie di programmi storici come Studio Uno del 1961 con Don Lurio, Dove sta Zazà del 1973, Milleluci del 1974, Fatti e Fattacci del 1975. Molti di questi diretti da Antonello Falqui con cui Landi ha lavorato come coreografo per due decenni, prima di intraprendere egli stesso la carriera di regista.
Ebbe con Pippo Baudo un lungo sodalizio per Fantastico 7 (1986) fino ai programmi celebrativi Buon compleanno TV (2004) e 150 (2011).
Nel 2011 aveva curato la regia e la coreografia del musical Secrets of the Sea per le musiche di Renato Serio e la sceneggiatura di Luca Gregori.
Il 26 ottobre 2013 ha partecipato insieme a Franco Miseria e Lorella Cuccarini all’openday per Mario all’Opera, movimento formato da ballerini, insegnanti di danza, coreografi, stilisti, personalità e maestranze del mondo dello spettacolo per sostenere la candidatura del M° Mario Marozzi a Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
Lorella Cuccarini ricorda così Gino Landi: <Gino per me è stato il Maestro che tutti dovrebbero avere, soprattutto all’inizio, un vero punto di riferimento. Come coreografo pretendeva moltissimo e ti aiutava ogni volta ad alzare un po’ di più l’asticella. Diceva sempre: non esistono coreografie impossibili. Mi potrai chiedere di modificarle solo dopo averle provate allo sfinimento>.
Di Lucrezia Palma