Don Juan in Soho al Teatro Bellini di Napoli

Dal 22 dicembre al 15 gennaio, al Teatro Bellini di Napoli è di scena Don Juan in Soho di Patrick Marber, ispirato al Don Giovanni di Molière, traduzione a cura di Marco Casazza con Daniele Russo – Don Juan e con (in o.a.) Alfredo Angelici – Pete, Noemi Apuzzo – Elvira, Gaia Benassi – Lottie, Claudia D’Avanzo – Mattie/Dalia, Gennaro Di Biase – Vagabondo, Carlo Di Maro – La Statua, Sebastiano Gavasso – Aiace, Mauro Marino – il Padre, Alfonso Postiglione – Stan, Arianna Sorrentino – Ruby, Gianluca Vesce – Colm.
Il testo
Don Juàn in Soho è un adattamento del Dom Juan ou Le Festin de pierre di Molière (Don Giovanni o il convitato di pietra) che l’autore britannico Patrick Marber ha realizzato nel 2006 — e poi rimaneggiato nel 2016 — portandolo in scena al Wyndham’s Theatre di Londra. Protagonista, l’attore scozzese David Tennant, noto al grande pubblico per serie di successo come Doctor who, Broadchurch, Jessica Jones, ma soprattutto per il ruolo nel quarto episodio della saga di Harry Potter.
Patrick Marber è un autore di successo cinquantacinquenne piuttosto fuori dal comune (ha ricevuto diversi premi teatrali e una nomination agli Oscar), ha al suo attivo circa una decina di testi, scritti dal 1995 fino ai giorni nostri. La caratteristica principale dei suoi lavori è quella di innestare con grande disinvoltura il linguaggio comico-cabarettistico in strutture e personaggi mutuati da testi più o meno classici.
È il caso di Don Juàn in Soho, in cui Marber rispettando la struttura del Don Giovanni di Moliere, o per meglio dire, ritagliandone il calco, lo trasferisce nella realtà della Londra di oggi e di un preciso nonché famigerato quartiere del West End: Soho, la zona a luci rosse!
Questo teatro naturale fa da scenario alle vicende di DJ, il nostro Don Giovanni, che incarnando molti degli archetipi del maschio contemporaneo medio, un fascinoso antieroe, una figura moralmente deprecabile e ambigua, finisce però col risultare straordinariamente unico nella sua potente radicalità, nel suo essere estremo, punk.
In altre parole, l’attualità e la forza del personaggio disegnato da Marber sta nella sua capacità di vivere fino in fondo ciò che gli altri recitano male. Vale a dire, che molti oggi nella società del divismo di massa e dell’ostentazione a ogni costo, vogliono fare i Don Giovanni, ma pochi, riescono ad esserlo veramente e pochissimi ne accettano fino in fondo le conseguenze.
Scene Roberto Crea, costumi Chiara Aversano, disegno luci Salvatore Palladino, progetto sonoro Alessio Foglia, regia Gabriele Russo, produzione Fondazione Teatro Di Napoli – Teatro Bellini.
Presentazione