La XVII edizione dello Short Theatre, il festival delle performing art

Giunto alla sua XVII edizione, torna dal 6 al 18 settembre Short Theatre, il festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea e alle performing arts che quest’anno si espande sul territorio urbano, attraversando ben 13 location della Capitale: Mattatoio di Roma, WEGIL, Teatro Argentina e Teatro India, Teatro Vascello, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Cinema Troisi, Carrozzerie | n.o.t, Teatro Palladium, Villa Medici, Real Academia de España en Roma, Angelo Mai e Parco Giordano Sangalli.
Roma, ma non solo: per la prima volta nella sua storia Short Theatre travalica i confini della città e approda al Teatro Artemisio Gian Maria Volontè di Velletri e al Teatro Fellini di Pontinia, grazie alla nuova collaborazione con ATCL–Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.
150 ospiti, 55 progetti, 13 giorni densi di arte e sperimentazione, tra spettacoli, performance, installazioni, incontri, tavole rotonde, concerti, party, dj set e progetti partecipativi che si sviluppano e vivono durante il corso dell’anno.
Short Theatre è un organismo pulsante che intreccia continue relazioni con i molteplici presidi culturali urbani, coltiva un pensiero critico radicale sull’esistente e interpella nuovi immaginari.
Lavori di artisti e compagnie affermate convivono al fianco di nomi emergenti che incontrano il pubblico per la prima volta, spaziando tra la scena contemporanea di Roma e quella internazionale proveniente da tutto il mondo, con un’attenzione al Sud Globale.
¡Vibrant Matter! è il titolo scelto per la nuova edizione. Short Theatre 2022 assembla energie, fluidi, tessuti, fibre, elementi organici e inorganici, intensità, impressioni facendo spazio al continuum di natura-cultura, per spostare l’attenzione dall’esperienza umana delle cose alle cose stesse. Il corpo — umano o non umano, fascio di relazioni col mondo, sistema aperto in continuo divenire — è il terreno per un lavoro di interferenze, nella proliferazione di soggettività inesauribili.
Gli spettacoli, le performance musicali, lo scambio di pratiche, gli incontri vanno alla ricerca di una materialità vitale che lega corpi e pensieri, per generare aree di trasformazione, nell’accumulo e nella dispersione degli scambi.
Short Theatre 2022 è la prima edizione del festival interamente sotto la direzione artistica di Piersandra Di Matteo, curatrice, teorica, dramaturg riconosciuta internazionalmente per la capacità di tenere insieme teoria e pratica, rigore estetico e istanze politiche.
Insieme con il team del festival, mette in atto un approccio curatoriale che pone al centro la prossimità ai percorsi artistici, l’intreccio e lo scambio con i processi politici e sociali, in una vasta rete di collaborazioni urbane e di sinergie internazionali.
Un orizzonte in espansione
Un’edizione che, oltre all’espansione urbana ed extraurbana, presenta molteplici novità, a partire dall’esplorazione di un ritmo diverso nello svolgersi del festival. Partner nello sviluppo della nuova traiettoria è GUCCI, che sosterrà il festival a partire dall’edizione 2022. La collaborazione tra la Maison e Short Theatre è intrapresa in nome della trasversalità, della qualità delle scelte, della valorizzazione della creatività e dei rapporti con la città, in un orizzonte denso di potenzialità.
La prima settimana Short Theatre 2022 (dal 6 all’11 settembre) accoglie pubblico, artisti e artiste al Mattatoio di Roma, centro nevralgico del festival e sua sede privilegiata dal 2010. Nella seconda settimana (dal 12 al 18 settembre), il festival transita tra spazi e contesti differenti, portando la propria comunità ad aggregarsi in diversi punti della città, coagulandosi intorno al Teatro India e a WEGIL.
Fra le nuove traiettorie disegnate da Short Theatre c’è PRISMA, progetto diffuso nella città di Roma, che apre e chiude il festival ed è dedicato a una delle figure internazionali più interessanti del panorama artistico contemporaneo: l’artista transdisciplinare franco-austriaca Gisèle Vienne, coreografa, regista, burattinaia e artista visiva che ha ripensato in maniera radicale i paradigmi della scena degli ultimi anni.
La prima edizione di PRISMA, dal titolo Inventario di bagliori. Gisèle Vienne nella città di Roma, si articolerà attraverso una installazione espositiva al Mattatoio di Roma, un incontro pubblico con l’artista a Villa Medici, due spettacoli di cui uno al Teatro Argentina e uno al Teatro Vascello e un film al Cinema Troisi, con cui Short Theatre inaugura una nuova collaborazione.
Nuove sono anche le collaborazioni con il Teatro Vascello, Teatro Biblioteca Quarticciolo, con Orbita | Spellbound – Centro di Produzione Nazionale della Danza, Angelo Mai e ATCL.
Nuova è anche la visual identity, così come l’inedita produzione editoriale Short Books (scheda dedicata in cartella stampa) — lanciata dal festival in collaborazione con NERO Editions e rivolta all’intreccio tra teoria, estetica, pensiero critico, studi culturali e pratiche performative — e CUT/ANALOGUE, spazio digitale ibrido tra il catalogo e la rivista ospitato dal sito del festival, luogo di approfondimenti e scritture attraverso quattro rubriche: ECOTONI, VIANDANZE, COMBINAZIONI, TURBOLENZE.
Prosegue anche in questa edizione RECIPROCITY, la sezione che raccoglie progetti partecipativi, laboratori, pratiche condivise, performance workshop based, in cui rimescolare le soggettività che brulicano nella città. In questa edizione RECIPROCITY guarda in modo particolare alla messa in discussione del paradigma abilista e il ripensamento dell’accessibilità delle arti performative, tanto da un punto di vista del pubblico che degli/lle artisti in programma, in dialogo con il collettivo Al.Di.Qua.Artists e associazioni, operatori e operatrici culturali, enti sociali, tra cui ENS – Ente Nazionale Sordi, l’Azienda di Servizi alla Persona disabile visiva S. Alessio – Margherita di Savoia, Gruppo Silis e Radio 32 (scheda dedicata in cartella stampa).
Short Theatre 2022 dedica uno spazio rilevante alle pedagogie, intrecciando la propria proposta con quella di realtà culturali, percorsi di formazione e accademici presenti nella trama del festival, tra cui Da.Re – Dance Research, Master in Studi e Politiche di Genere di Roma Tre, Dominio Pubblico, Orbita | Spellbound, con Masterclass e laboratori perartisti e artiste in formazione.
Si inserisce in questa cornice la collaborazione con PAV/Fabulamundi Playwriting Europe sul progetto PLAYGROUND, per azionare un nuovo meccanismo sinergico sul testo Deo Gratias della giovane autrice Emilia Agnesa, vincitore della prima edizione del ConTest Amleta: un affondo di tre giorni nelle strutture narrative e nella lingua del testo che si compie grazie al lavoro con la regista Lisa Ferlazzo Natoli / lacasadargilla, il drammaturgo Fabrizio Sinisi e la lettura critica di Viola Lo Moro (scheda dedicata in cartella stampa).
O anche la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma, grazie alla quale la Pelanda del Mattatoio di Roma ospiterà Multiplo di tre, istallazione video che raccoglie i lavori di tre giovani artiste – Lucia Bricco, Ola Czuba e Ambra Lupini – ex studentesse dell’Accademia (dal 7 all’11 settembre).
La trasmissione di saperi e la loro relazione con le estetiche è al centro di Anticipation of the Night, ciclo gratuito di momenti discorsivi, tavole rotonde, presentazioni di libri, immaginati per espandere le forme della riflessione in dialogo con alcuni degli artisti presenti, e per intrecciare questioni comuni a filosofia, fisica, attivismo, letteratura.
Presentazione