La caduta di Troia. Popolizio a Milano è Viva al Castello

La caduta di Troia. Popolizio a Milano è Viva al Castello
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Nell’ambito di Milano è Viva al Castello, quella parte del palinsesto estivo del Comune di Milano che ha per cornice il Castello Sforzesco, martedì 2 agosto (ore 21), nel Cortile delle Armi, Massimo Popolizio, voce magnetica e inconfondibile, porta in scena La caduta di Troia, dal II Libro dell’Eneide

Le parole di Virgilio sembrano uno storyboard, una sorta di sceneggiatura ante litteram

e «attraverso quelle parole – dice Popolizio – cerco di creare vere e proprie immagini, di farvi vedere ciò che è scritto». Il tema è quello dell’inganno. L’immenso cavallo, dono dei Greci, viene trasportato nelle mura di Troia, ma si trasformerà per i troiani in una macchina di morte e distruzione.Alla corte di Didone, Enea narra, descrivendo con “indicibile dolore”, quella notte di violenza e di orrore.

Le musiche di Stefano Saletti, eseguite dal vivo in scena, sono arricchite dalla presenza del musicista iraniano Pejman Tadayon che suona il kemence, il daf e il ney, antichi ed evocativi strumenti della tradizione persiana.

Le lingue usate sono il ladino, l’aramaico, l’ebraico e il sabir, antica lingua del Mediterraneo. Saletti utilizza strumenti come l’oud, il bouzouki e il bodhran per far risaltare le atmosfere animate da Massimo Popolizio e dalla voce limpida di Yasemin Sannino, che si muove tra melismi e scale di derivazione mediorientale.

Una vera e propria “partitura” che fa di questa pièce un’operina a sé, dove la voce di Popolizio si fa corpo e materia.

Presentazione

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