A Otranto la seconda edizione di Feelm – From primitives

La musica contemporanea incontra il cinema delle origini: dal 20 al 25 giugno il Castello Volante di Corigliano d’Otranto ospita la seconda edizione di Feelm – From primitives to the future.
Dopo aver indagato il mondo dei Fratelli Lumière e di Thomas Alva Edison sotto la guida del duo Underspreche, quest’anno Feelm, con la direzione artistica di Ginevra Nervi, compositrice e producer che basa la sua ricerca artistica sull’esplorazione timbrica vocale, renderà omaggio a Elettra Raggio, diva e pioniera del cinema muto, con la sonorizzazione del lungometraggio “La morte che assolve” di Carlo Alberto Lolli (1918).
La residenza artistica ideata, prodotta e promossa da Coolclub nell’ambito del SEI Festival, realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di Roma, la Cineteca di Milano e il DAMS dell’Università del Salento, si concluderà sabato 25 giugno (ingresso libero) con la performance finale frutto del lavoro dei cinque artisti coinvolti.
Con Ginevra Nervi, candidata, lo scorso aprile, ai Premi David di Donatello per la categoria “Miglior Canzone Originale” con “Miles Away” e fresca dell’uscita dell’album “The Disorder Of Appearances” (La Tempesta), si confronteranno il sassofonista e compositore Valerio Cosi, il batterista e compositore Walter Forestiere, la pianista e produttrice giapponese Midori Hirano e il musicista elettronico e produttore greco Jay Glass Dubs.
Prodotto dalla Raggio Films di Milano nel 1918, “La morte che assolve” è l’unico film sopravvissuto tra quelli interpretati dalla grande diva del muto Elettra Raggio. Diretto da Carlo Alberto Lolli, il film vanta anche la presenza del celebre attore teatrale Ermete Novelli, qui nel suo ultimo ruolo per il cinema. Artista eclettica, Elettra Raggio fu attrice, produttrice cinematografica e scrittrice. Alla fine degli anni Cinquanta donò alla Fondazione Cineteca Italiana il suo archivio di fotografie, frammenti filmici, materiali pubblicitari e l’unica copia esistente del film “La morte che assolve”, restaurato dalla Cineteca di Milano.
Presentazione