Falcone e Borsellino. L’eredità dei giusti al Piccolo di Milano per non dimenticare

Martedì 28 giugno, alle ore 19.30, al Teatro Strehler, va in scena Falcone e Borsellino. L’eredità dei giusti, racconto in musica e parole che rievoca, nella loro trentesima ricorrenza, i tragici eventi di Capaci e Via D’Amelio.
Il compositore Marco Tutino è autore della musica originale, Emanuela Giordano firma regia e drammaturgia. Il maestro Alessandro Cadario dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, quest’ultimo istruito dal maestro Andrea Secchi.
In scena, il soprano Maria Teresa Leva e gli attori del Piccolo Teatro di Milano: Jonathan Lazzini, Anna Manella, Marco Mavaracchio, Francesca Osso, Simone Tudda. Video e immagini a cura di Pierfrancesco Li Donni e Matteo Gherardini.
Lo spettacolo è andato in scena, in prima assoluta, a Torino al Teatro Regio, il 27 maggio scorso.
Lo spettacolo è diviso in tre parti narrativamente e temporalmente riconoscibili: Le Stragi, La Reazione e Il Presente. Musica, immagini, canto e narrazione si intrecciano con delicatezza e intensità ai documenti video originali messi a disposizione da Rai Teche, e alla drammaticità della voce di Paolo Borsellino che, dopo la morte di Giovanni Falcone, denuncia l’isolamento in cui era stato lasciato l’amico. Orrore, paura e senso di sconfitta, lo sgomento di un intero paese, la morte della speranza, l’Italia in lutto: questo emerge con forte intensità.
E ancora, i rimandi poetici a Gesualdo Bufalino, il ricordo corale di quei giorni, che dal senso di sconforto vira al desiderio di riscatto, individuale e collettivo; ecco, dunque, le assemblee, le piazze gremite, il coraggio dei giovani, il riaffermarsi dei valori imprescindibili: verità, giustizia, onestà. Infine, Il Presente, che si interroga su quale sia l’eredità lasciata dai Giusti.
Presentazione