Un figlio, una coppia contro le contraddizioni di un paese

Un figlio, una coppia contro le contraddizioni di un paese
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Un figlio è il potente dramma familiare, diretto al suo debutto cinematografico da Medfi M. Barsaoui, e portato nelle sale italiane dal 21 aprile 2022 da Valmyn e da I Wonder Pictures. Il lungometraggio del regista tunisino racconta dei ruoli familiari, dell’emancipazione femminile, dei problemi che scaturiscono da una legislazione ormai obsoleta.

Il dramma, ambientato nel 2011, mette in evidenza quanto subìto all’interno di un ospedale tunisino, mentre fuori si avverte il cambiamento politico in atto, portato alla ribalta dalla guerra civile libica.

Protagonisti della storia sono due genitori tunisini, Fares (Sami Bouajila) e Meriem (Najla ben Abdallah) che con il loro figlio di dieci anni Aziz (Youssef Khemiri) vivono e lavorano in Francia.

Trascorrono con gli amici un soggiorno nel sud della Tunisia e mentre stanno per rientrare verso nord al confine libico la loro automobile cade in un’imboscata. Malgrado Fares riesca a sfuggire all’attacco terroristico, Aziz viene gravemente colpito da un proiettile, che gli perfora il fegato e viene portato all’ospedale di Tataouine. Ad esami clinici eseguiti, i medici riferiscono ai genitori che per salvare Aziz è necessario un trapianto di fegato.

Si può cominciare ad esaminare la compatibilità con i genitori. Dal risultato delle analisi del sangue nessuno dei due risulta avere un gruppo sanguigno compatibile con quello del figlio. Il responso viene dato a Meriem, che non si è mossa dall’ospedale, mentre Fares si è recato in albergo a cambiarsi gli abiti. Meriem è sconcertata e fortemente scossa da questa rivelazione ed è emotivamente incapace di riferirlo al marito…

Assistendo a questa pellicola è lecito chiedersi quanto la Tunisia sia progressista o quanto ancora legata ai valori della società patriarcale. La Tunisia risulta essere terra di grandi contraddizioni tra moralità e patriarcato convivendo con delinquenza e guerra. 

Il film Un figlio, della durata di 96 minuti, noto anche come Bik Eneich e Un fils, co-prodotto tra Francia, Libano, Tunisia e Qatar, ha ottenuto il Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile a Sami Bouajila, il Premio Interfilm per la Promozione del Dialogo Interreligioso alla 76ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2019) e il Premio César 2021 per migliore attore (Sami Bouajila). Completano il cast gli attori: Noomen Hamda (Dott. Dhaoui), Qasim Rawane (D108), Slah Msaddak (uomo d’affari), Mohamed Ali Ben Jemaa (Sami).

Recensione di Lucrezia Palma

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