Così è (o mi pare) di e con Elio Germano, al Franco Parenti di Milano

Così è (o mi pare). Dal 10 al 30 gennaio 2022 al Teatro Franco Parenti di Milano in Sala Cafè Rouge è di scena Così è (o mi pare) per l’adattamento e la regia di Elio Germano, con Elio Germano, Gaetano Bruno, Serena Barone, Michele Sinisi, Natalia Magni, Caterina Biasiol, Daniele Parisi, Maria Sole Mansutti, Gioia Salvatori, Marco Ripoldi, Fabrizio Careddu, Davide Grillo, Bruno Valente, Lisio Castiglia, Luisa Bosi, Ivo Romagnoli e con la partecipazione di Isabella Ragonese e Pippo Di Marca.
Così è (o mi pare) è una riscrittura per realtà virtuale di Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, adattato e diretto da Elio Germano, anche interprete di Lamberto Laudisi. È un progetto presentato da Fondazione Teatro della Toscana, Infinito Produzioni Teatrali, Gold Productions.
In un salotto dell’alta borghesia si sviluppa Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello che mette in discussione l’idea di “verità assoluta”: un intero paesino viene turbato dall’arrivo del signor Ponza e della signora Frola, un genero e sua suocera che sembrano raccontare versioni diverse di una stessa storia con “protagonista” la moglie e figlia, la signora Ponza. I cittadini non sanno più a chi e a che cosa credere, ma non possono smettere di indagare alla ricerca di una verità che, forse, non esiste.
Così è (o mi pare) cala il testo pirandelliano nella società moderna, dove “spiare” l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei nuovi media. Lo spettacolo è stato infatti pensato per essere realizzato in realtà virtuale, un nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettatore al centro della scena. Tramite cuffie e visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all’interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia, più precisamente all’interno del corpo di uno dei personaggi, che vede e ascolta tutto: il Commendator Laudisi, anziano padre di Lamberto, su una sedia a rotelle, invenzione non presente nel copione originale. Si apre così la possibilità di un’esperienza unica nel suo genere, utile alla finalità del racconto e alla riflessione sul tema pirandelliano di cosa sia reale e cosa sia vero.
La prospettiva è duplice: individuale e collettiva. Attraverso la visione simultanea, lo spettatore si trova immerso nella stessa vicenda a cui assistono gli altri, ma può scegliere lui dove e cosa guardare. Contemporaneamente, nello stesso spazio, altre persone fanno la sua medesima esperienza tanto che al termine è possibile confrontarsi rispetto a quanto visto e sperimentato. Esattamente come a margine di uno spettacolo teatrale o di un film.
Crediti
Direttore della fotografia Matteo Cocco, sound design Gabry Fasano, costumi Andrea Cavalletto, scenografia Federica Francolini, make up design Dalia Colli, hair design Daniela Tartari, sound supervisor Luca Fortino vr supervisor e final design Omar Rashid,aiuto regia Claudio Aloia, assistenti alla regia Martina Cavazzana, Rebecca Righetti, segretaria di edizione Carolina Marconi, operatore camera e post produzione Sasan Bahadorinejad, effetti speciali e post produzione Cosimo Lombardelli, color correction Nazzareno Neri, microfonista Andrea Bruni, assistente costumista Eleonora Medolla, sarta Eleonora Sgherri, puppet Eugenio Casini, grafica Azzurra Giuntini, supporto logistico Sara Tonani. Organizzazione Dario Costa, amministrazione Morena Lenti, produzione Fondazione Teatro della Toscana, Infinito Produzioni Teatrali, Gold Productions, prodotto da Pierfrancesco Pisani, Alessandro Mancini, Omar Rashid, Luca Fortino, Elio Germano.
Presentazione