LA CORDIGLIERA DEI SOGNI. Il Cile al Cinema Rondinella di Sesto San Giovanni

LA CORDIGLIERA DEI SOGNI di Patricio Guzman, Cile, 2019, 1h25, sarà presentato come evento speciale in due serate dedicate al Cile, al cinema Rondinella di Sesto San Giovanni, (Milano), martedì 15 giugno alle 21.00 e mercoledì 16 giugno alle 18.00. Interviene alla proiezione di marted́ì Giorgio Oldrini, giornalista, scrittore e profondo conoscitore del continente latinoamericano.
Film della Critica SNCCI: «Il regista cileno esplora la Cordigliera delle Ande, tra paesaggi lunari e testimonianze, ricostruendo gli anni tragici della dittatura di Pinochet, attraverso i ricordi di amici e artisti. Il film, che compone una ideale trilogia, dopo l’acqua e la luce, affida alla roccia (e al cinema) il compito di ricordare e unire storia personale e storia collettiva, confermando la grandezza di un autore che fa della memoria il suo punto di forza espressiva, dove natura, Storia e umanità ci parlano del Cile di ieri e di oggi.».

IL FILM: L’esplorazione del territorio va di pari passo con l’esplorazione nella storia, per svelare l’anima più profonda del Cile. Proprio come ci ha abituati Guzmán. Nel documentario, presentato quest’anno al Festival di Cannes, le alte cime della cordigliera si caricano di una moltitudine di significati simbolici, spesso contraddittori, stratificati come la roccia. La poesia visiva del paesaggio si sovrappone alle testimonianze dei cittadini cileni, che rivivono i loro ricordi della dittatura di Pinochet. Una nostalgia, un senso di frustrazione schiacciante che non affligge solo il popolo cileno ma anche la sua Cordigliera, le voci umane si fondono con quella silente della roccia, in un commovente grido di avvertimento alle nuove generazioni, affinché non si rassegnino mai.
NOTE DI REGIA: «In Cile, il sole per sorgere deve scavalcare colline, pareti di roccia e cime prima di raggiungere l’ultima pietra della Cordigliera. Nel mio paese, la Cordigliera è ovunque. Per i cileni questo territorio è totalmente sconosciuto. Dopo essere andato a Nord per la Nostalgia della luce ed a Sud per La memoria dell’acqua, sono pronto a documentare questa immensa dorsale ed esplorarne misteri e fantastiche scoperte della storia presente e passata del Cile (…) Nel Febbraio 2015 il mio documentario La memoria dell’acqua è stato proiettato al Festival del cinema di Berlino ed ha vinto l’Orso d’Argento. Qualche mese dopo, mostrai il mio film in Cile come parte del FIDOCS (il festival del documentario che ho creato ventidue anni fa a Santiago). Rimasi veramente stupito per come fu percepito ĺ. Preparai una lunga lista di argomentazioni preventive a difesa del film, essendo abituato alle controversie suscitate dai miei documentari, avendo a che fare con il golpe di Pinochet.
La verità è che il pubblico non vuole sentir parlare delle sparizioni, dei prigionieri politici, degli omicidi o delle torture commesse a causa della dittatura. Ma quella volta non ebbi bisogno di giustificare le intenzioni del film: il pubblico era il più aperto ed interessato di sempre. La memoria dell’acqua è stato proiettato per molto tempo nei cinema di Santiago ed è stato visto da migliaia di persone. Poco dopo, il Ministro dell’Educazione cileno acquiś persino copie dei miei film per mostrarli nelle Università, nelle scuole medie e superiori. Il mio paese, che pensavo fosse “senza memoria”, inizị a guardare nel proprio passato.
Stava uscendo dalla sua amnesia, rispolverando i testi della sua storia. Realizzai anche che le nuove generazioni erano molto più interessate. circa il destino dei prigionieri, delle vittime dei Vigili del Fuoco o degli esiliati. Questo significa che la repressione, che è durata per decenni, è diventata ora un argomento attuale? Continua a suonarmi nuovo tutto questo interesse, ed ha cambiato il mio modo di rapportarmi con la mia terra natia, che ho esplorato grazie al mio lavoro per più di quarant’anni. In realtà ha persino trasformato la mia prospettiva de La cordigliera dei sogni – la parte finale di una trilogia iniziata dieci anni fa con nostalgia della luce a La memoria dell’acqua – e ha contribuito a dar forma al reale significato del film. Ovviamente il film continua ad occuparsi del conflitto tra uomo, cosmo e natura.
Ma queste montagne immense, che sono il cuore del progetto, sono diventate per me metafora dell’immutabile, di cị che abbiamo lasciato e di cị che continua a vivere con noi quando pensiamo che sia tutto perduto. Immergermi nella Cordigliera mi consente di nuotare nei miei ricordi. Quando scruto le ripide vette o mi tuffo nelle profonde valli, inizio un viaggio introspettivo che rivela parzialmente i segreti della mia anima cilena.» (Patricio Guzman)
Presentazione
Link per ulteriori info e per preacquistare i biglietti: http://www.cinemarondinella.it/lacordigliera.html