BRIGITTE BARDOT, icona di bellezza e seduzione irriverente

BRIGITTE BARDOT, icona di bellezza e seduzione irriverente
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BRIGITTE BARDOT, B.B. (Parigi, 1934), è una delle poche attrici europee a raggiungere una grande popolarità negli Stati Uniti. Icona per eccellenza della seduzione femminile negli anni Cinquanta e Sessanta, è una bellezza inquietante che esercita un erotismo amorale e impudico e simultaneamente naturale e innocente. La sua carriera cinematografica è durata poco, anche se ancora oggi B.B è icona di bellezza e sensualità.

B.B. inizia giovanissima esordendo come danzatrice classica, poi da adolescente viene scelta come modella. A diciotto anni diventa attrice e cantante. Nonostante il grande successo, abbandona le scene nel 1973 e diventa un’attivista per i diritti degli animali. A quasi 40 anni decide infatti di liberarsi dal fardello della sua immagine impostagli dallo star system per dedicarsi a una vita ritirata e più sana, fatta di impegno civile e sociale.

Brigitte Bardot
Brigitte Bardot e il marito Bernard d’Ormale

Per il pubblico e la critica internazionale Brigitte Bardot è eletta ad icona sex symbol già nel 1956, all’età di 22 anni, quando interpreta l’orfanella Juliette Hardy, nel film Piace a troppi (Et Dieu… créa la femme, noto anche col titolo Dio creò la donna), realizzato a colori e in cinemascope. Con la sua bellezza ingenua e perversa Juliette, uscita dall’orfanatrofio e approdata nel villaggio di pescatori a Saint-Tropez, è l’oggetto del desiderio di tutti i maschi. Roger Vadim crea con B.B. un personaggio inquietante, pieno di vitalità e anticonformismo. Il film giunge nelle sale francesi nel novembre 1956, l’anno successivo negli Stati Uniti e in Italia nel settembre 1958 col  divieto ai minori di 16 anni (divieto tolto nel 1996). Brigitte diventa un mito e con lei diventano famosi il protagonista maschile Jean-Louis Trintignant e lo stesso regista Roger Vadim, alla sua prima regia.

Brigitte Bardot

Brigitte Bardot, B.B., è la musa ispiratrice dell’allora scandaloso <<je t’aime…moi non plus>> (autore Serge Gainsbourg). Nella prima versione B.B. canta con Serge l’arrangiamento musicale di un amplesso. Durante le registrazioni, in una notte del 1967 la coppia interpreta un cortometraggio con baci appassionati e carezze erotiche. Serge Gainsbourg (Lucien Ginsburg,19281991) e B.B. si conoscono durante il programma televisivo condotto da Sacha Distel e fra loro nasce subito un’incontenibile passione, diventano inseparabili e Serge scrive per B.B. diverse canzoni.   

Claudio Baglioni la nomina nella sua canzone Porta Portese (1972). Anche Elton John la nomina all’interno di una canzone contenuta nell’album Honky Chateaux (1972). B.B. incanta Miguel Gustavo che nel 1961 compone per lei la samba cantata da Jorge Veiga <<Brigitte Bardot, Bardot – Brigitte, beijou, bijou – Na tela do cinema, todo mundo se afogou>>. Bob Dylan nel 1962, per il suo primo omonimo album le dedica la sua prima canzone e ne cita il nome.

Per B.B. sin dall’inizio della carriera cinematografica, viene coniato il termine “bardolatry” (eccessiva adorazione). B.B. è la prima bellezza francese chiamata a interpretare Marianne, la rappresentazione nazionale allegorica della Repubblica francese, fino al 1969 simboleggiata da un’anonima figura femminile. A seno scoperto, com’è nel celebre dipinto <<La Libertà che guida il popolo>> del pittore francese E.Delacroix (la madre patria coraggiosa, nutrice e protettrice, forte nella guerra e nella pace). Poi, AMF (Association des maires de France) sceglie B.B., celebrità francese per personificarla.

Brigitte Bardot

Brigitte Bardot: da modella ad icona sensuale

Brigitte Anne Marie Bardot nasce a Parigi il 28 settembre 1934, figlia dell’industriale  Luois Bardot (1896-1975) e di Anne-Marie Mucel (1912-1978). I genitori impartiscono a Brigitte e alla sorella minore Marie-Jeanne (5 maggio 1938) una severa educazione. Brigitte fin dall’età di sette anni dimostra una spiccata passione per la danza classica e a 17 anni si iscrive iscritta al Conservatorio di Parigi. I genitori Bardot frequentano industriali, artisti e personalità della cultura.

Louis Bardot è appassionato di cinema e filma Brigitte in modo amatoriale. Anne-Marie Mucel è amica di Hélène Lazareff, direttrice della rivista Elle; notato lo straordinario carisma di Brigitte, Hélène Lazareff la ingaggia come fotomodella per la presentazione di capi di vestiario per le adolescenti. Brigitte, bellezza esuberante, con il corpo modellato nelle forme e nel portamento dagli esercizi di danza classica, con l’espressione imbronciata del volto, conquista più volte l’immagine di copertina della rivista Elle. Viene notata dai cineasti, in particolare da Roger Vadim, aiuto regista di Marc Allégret. Roger Vadim introduce B.B. nel mondo del cinema, consigliandole di iscriversi alla scuola di recitazione Le Cours Simon di Parigi, fondata e diretta da René Simon (1898-1971).

Fra Brigitte e Roger nasce l’amore, lei ha quindici anni, lui 21, vorrebbero sposarsi subito, ma i Bardot sono contrari e data la caparbietà di Brigitte, si accordano per il matrimonio quando Brigitte compirà i 18 anni. Si sposano nel 1952 e divorziano nel 1957.

B.B e Roger Vadim

L’esordio di B.B. nel cinema avviene nel 1952 con Le trou normand, regia di Jean Boyer. Ancora nel 1952, B.B. è l’interprete di Manina, ragazza senza veli di Willy Rozier. In breve tempo, Brigitte raggiunge notorietà, in Francia e all’estero, partecipando in parti secondarie e a ruoli di protagonista in numerosi film. Le sue apparizioni vengono studiate e realizzate per la sua provocante figura. È la Bardot che indossa spavaldamente il bikini, assumendo un comportamento libero dai tabù. 

In Francia,  viene accettato anche il monokini e B.B. viene così filmata e fotografata. Le sue interpretazioni destano scandalo (La lumière d’en face, 1955, I tuoi occhi bruciano di Georges Lacombe, En effeuillant la marguerite, 1956, Miss spogliarello di M.Allegrét). La reazione della censura accresce la curiosità del pubblico. In due film B.B. assume il ruolo della donna predatrice: En cas de malheur, (1958 La ragazza del peccato, di Claude Autant-Lara) la protagonista escogita mezzi di seduzione per indurre il famoso avvocato che la difende (Jean Gabin) ad abbandonare la famiglia per lei.

Inoltre, nel film La vérité, con la regia di Henri-George Clouzot, B.B. interpreta il ruolo di Dominique Marceau, bella, scapestrata, processata per l’omicidio dell’amante, ma ad essere giudicato non è il crimine, quanto il comportamento disinibito di Dominique. Il tema trattato è il femminismo e la libertà personale. Il successo di B.B. raggiunge le dimensioni del grande fenomeno divistico. B.B. indossa pantaloni aderenti e magliette attillate e le donne la imitano, abbandonando gli abiti di sartoria artigianale a favore dell’abbigliamento standard industrializzato.

Un abbigliamento disinvolto che non cela le linee ma anzi le evidenzia. A quel periodo i giornali scandalistici pubblicano le movimentate vicende sentimentali di B.B., i suoi amori, i divorzi, le crisi depressive, i tentativi di suicidio. Oltre all’interesse dei giornalisti, dei fotografi “paparazzi”, B.B. richiama anche quello degli scrittori e dei filosofi. Nel 1960 la casa editrice Lerici di Milano pubblica a firma Simone de Beauvoir un breve testo dedicato a Brigitte Bardot e già pubblicato a Londra col titolo Brigitte Bardot and the Lolita Syndrome. L’autore definisce B.B. incantevole”, immagine di un’emancipazione conquistata da una donna tendenzialmente già libera. L’opera si conclude con una breve filmografia e con foto in b/n dell’attrice, tutte di grande impatto seduttivo.

Nel 1962 Malle chiede a B.B. di recitare in Vie privé (Vita privata), ambientato a Spoleto. Una giovane diva in crisi di identità cerca di ricostruirsi una vita normale insieme ad un intellettuale italiano (Marcello Mastroianni). Jean-Luc Godard offre a B.B. il ruolo Emilia Javal, moglie dello scrittore Paul Javal (Michel Piccoli) nel film Le Mépris (Il disprezzo, 1963), tratto dall’omonimo romanzo del 1954 di Alberto Moravia. È l’anatomia del fallimento di una coppia. L’amore si trasforma in disprezzo o peggio in indifferenza. B.B. interpreta se stessa nella commedia Dear Brigitte (1965, Erasmo il lentigginoso) di Henry Koster. Alla metà degli anni Sessanta B.B. si dedica con successo alla musica pop.

Con Viva Maria (1965) Malle contrappone la sensualità fisica di B.B. al fascino cerebrale di Jeanne Moreau. Godard le affida un ruolo secondario in Masculin-féminine (1966, Il maschio e la femmina). Malle la vuole protagonista di uno dei tre episodi delle Histoires extraordinaires (1967, Tre passi nel delirio). La carriera di B.B. si chiude con Don Juan 73 o Si Don Juan était une femme (1973, Una donna come me) diretto da Vadim. Jeanne dimostra l’inferiorità dei maschi, seducendoli e portandoli poi alla disperazione. Uno degli uomini da lei calpestati la uccide in modo atroce. Pertanto, B.B. annuncia nel 1974 il suo ritiro dalle scene per dedicarsi alla difesa dei diritti degli animali.

Nella sua vita ha avuto diversi diversi amori noti, ben quattro matrimoni e un figlio con cui ha sempre avuto un rapporto difficile. Dal 1992 è sposata con un esponente politico del Fronte Nazionale, Bernard d’Ormale.   

Di Judith Maffeis Sala

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