NATALE IN CASA CUPIELLO. Remake con Castellitto su Rai1

NATALE IN CASA CUPIELLO.  Remake con Castellitto su Rai1
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NATALE IN CASA CUPIELLO, la trasposizione filmica dell’intramontabile opera teatrale di Eduardo De Filippo è un vero regalo di Natale per i telespettatori di Rai 1. Il film per la Tv sarà in onda in prima serata martedì 22 dicembre 2020 e on demand su RaiPlay.

La regia è di Edoardo De Angelis, napoletano, con la straordinaria interpretazione di Sergio Castellitto e Marina Confalone, nei  ruoli che furono di Eduardo e Pupella Maggio. Completano il cast Adriano Pantaleo (Tommasino), Tony Laudadio (Pasquale Cupiello), Pina Turco (Ninuccia Cupiello), Massimiliano Rossi (artigiano), Alessio Lapice (Vittorio Elia) e Antonio Milo (Nicola Percuoco). Natale in casa Cupiello è prodotto da Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, è un omaggio al celebre drammaturgo e poeta partenopeo, nel 120° anniversario della nascita.

“Per me è un grande onoreafferma Castellitto alla stampaportare in TV questo classico immortale: ripenso a quando da ragazzo ho visto il grande Eduardo a teatro con questo spettacolo, emozionandomi profondamente“.

Il film Tv è il rifacimento del celebre classico testo teatrale tragicomico di Eduardo De Filippo, scritto e interpretato dallo stesso, in scena per la prima volta con la compagnia Teatro umoristico I De Filippo al Teatro Kursaal di Napoli (oggi Cinema Filangeri) il 25 dicembre 1931. Sono già state eseguite e andate in onda due trasposizioni televisive nel 1962 e nel 1977.

Luca Cupiello è il capofamiglia napoletano, fervente amante delle tradizioni natalizie che ogni anno si dedica maniacalmente alla composizione del Presepe, nonostante le critiche della moglie Concetta e del figlio Tommasino che lo ritengono anacronistico. Luca crede nei valori della famiglia e di essere in quanto capo famiglia al corrente di tutto quello che accade ai suoi cari. La realtà ha poco a che fare con la sacralità del suo Presepe sinonimo di coesione familiare.

Spiega sempre Castellitto: “Se quelle due versioni televisive erano comunque delle rappresentazioni teatrali portate in televisione, il nostro Natale in casa Cupiello è un film per la televisione con tutti i crismi. Eppure, quando lo abbiamo girato, in una piccola, vecchissima casa nel centro storico di Napoli, ci sembrava di essere una compagnia teatrale che prova lo spettacolo: c’era un forte affiatamento e lo spirito e il calore di questa commedia ci hanno accompagnato per tutto il tempo delle riprese“.

Castellitto ricorda anche che Eduardo, in ogni rappresentazione, cambia continuamente testo, quello che risalta è il forte messaggio di speranza nel testo di Eduardo. Rispetto all’opera originale, nella versione di De Angelis le vicende sono ambientate circa vent’anni dopo, nel 1950. Negli anni Cinquanta la gente aveva voglia di un futuro dopo la seconda guerra mondiale.

Il regista Edoardo De Angelis, napoletano, 42 anni, ha già vinto premi e riconoscimenti (nel 2017, 1 David di Donatello, 3 Nastri d’argento e 3 Ciak d’oro per Indivisibili del quale ha firmato la regia e la sceneggiatura. Nel 2018 alla Festa del Cinema di Roma vince il Premio del pubblico BNL ed è premiato anche al Tokio International Film Festival per Il vizio della speranza). De Angelis per le musiche del film ha chiamato Enzo Avitabile, 65 anni, sassofonista, compositore e cantautore napoletano,  anch’egli premiato per il film Indivisibili.

Secondo Castellitto, che elogia il regista De Angelis: “La bravura del regista sta nel lavoro di introspezione psicologica. Viene svelata la radice nevrotica, persino psicotica, all’interno di una famiglia palesemente disfunzionale, dell’immenso investimento emotivo che ogni anno Luca Cupiello scarica sul presepio (…) è una storia che ha saputo divertire fino alle lacrime generazioni intere e che narra le dinamiche complesse e conflittuali di una famiglia che, Natale alle porte, si ritrova a fare i conti con una palese e profonda incapacità di comunicare. Soprattutto è un abbraccio al pubblico in questa epoca di distanziamento sociale”.

Di Lucrezia Palma

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