BERTOLT BRECHT, l’esule marxista del teatro

BERTOLT BRECHT, (Augusta, 10 febbraio 1898 – Berlino Est, 14 agosto 1956) drammaturgo, poeta, regista teatrale e saggista tedesco, naturalizzato austriaco, è considerato il più grande drammaturgo tedesco del secolo scorso. Elabora una sua teoria drammaturgica, quella del teatro epico con effetto straniamento, teatro fortemente politico, nel senso etimologico del termine.
Ispirato dal marxismo, al quale aderisce, il suo teatro si contrappone a quello tradizionale che è volto a suscitare emozioni turbando lo spettatore. Brecht porta alla riflessione sulle vicende rappresentate producendo un distacco critico per ragionare su quanto si vede in scena. Brecht introduce nei suoi drammi il “prologo” e “l’epilogo”, introduce “cartelli” esplicativi della scena e a commento dei fatti “canzoni” e “canzonette”. L’attore presenta il personaggio, non si immedesima in esso, ma lo osserva e dà la possibilità agli spettatori di arrivare ad un giudizio obiettivo.
Il teatro epico viene elaborato nel corso del ventesimo secolo, dopo la prima e la seconda guerra mondiale, retaggio delle scabrose atrocità commesse nei due conflitti. Il teatro di Brecht è composto da una grande varietà di storie e casi umani, oppure rivisitazioni di drammi storici che affascinano il pubblico per arguzia, modernità e impostazione scenica.

L’opera teatrale più famosa e rappresentata di Brecht è Die Dreigroschenoper (L’opera da tre soldi), composta nel 1928 e rappresentata in prima assoluta il 31 agosto 1928 allo Schiffbauer di Berlino, oggi Berliner Ensemble. Adattando la traduzione di Elisabeth Hauptmann della Beggar’s Opera (l’opera del mendicante), una Ballad Opera dell’inglese John Gay del diciottesimo secolo, con le musiche di Kurt Weill e le inserzioni di ballate di François Villon e Rudyard Kipling, si riferisce alla malavita londinese. Vuole essere un violento attacco alla società capitalista, una banda di delinquenti, ruffiani e meretrici. Brecht vorrebbe l’attenzione del proletariato, gli operai dell’industria, ma paradossalmente questi disertarono le rappresentazioni, mentre i borghesi ne decretano il successo. In molti punti l’opera si rivolge al pubblico con rilevanti questioni politiche e sociali. La versione cinematografica seguirà nel 1931. Brecht riprende lo stesso soggetto nel Romanzo da tre soldi nel 1934.
Bertolt Brecht
Bertolt Brecht, nasce ad Augusta il 10 febbraio 1898 da Berthold Friedrich Brecht, dirigente nella cartiera Haindi e da Sophie Brezing, genitori di agiata borghesia, il padre cattolico e la madre protestante. Il giovane Bertolt viene educato con la fede della madre. Nel 1900 nasce il fratello Walter che da adulto diventerà professore di tecnologia cartaria al Politecnico di Darmstadt. Dopo la scuola elementare, Bertolt frequenta il Realgymnasium ed ha come compagno di scuola Caspar Neher, che diventerà scenografo e librettista, condividendo con Bertolt diversi lavori.
Fin da adolescente Bertolt Brecht compone poesie e componimenti patriottici, esaltando il lavoro dei militari tedeschi durante la Grande Guerra. Nel 1917 si iscrive all’Università di Monaco di Baviera, frequentando le facoltà di scienze naturali, medicina e letteratura. Viene richiamato dal servizio di leva di Augusta per ricoprire la funzione di infermiere. In questo incarico conosce le condizioni dei militari e vuole rendere noto il fatto, per questo compone la famosa poesia Die Legende vom toten Soldaten (La leggenda del soldato morto), surreale, comica e ripugnante. In questo componimento il Kaiser Guglielmo II (terzo e ultimo imperatore tedesco e nono e ultimo re di Prussia, dal 1888 al 1918) non accettando la prematura scomparsa di un giovane combattente, lo fa “resuscitare”, lo arruola e il fetore proveniente dal corpo in decomposizione viene coperto dall’incenso sparso dal turibolo di un prete.
Brecht dopo aver partecipato ai funerali di Frank Wedekind (1864-1918, drammaturgo, attore teatrale, aggressivo contro l’imperatore), gli dedica la quartina Alla sepoltura di Wedekind. In questo periodo, in cui Brecht si dedica particolarmente al teatro e alla letteratura, conosce l’educatrice e scrittrice Paula Banholzer (1901-1989), suo primo amore, dalla quale nel 1919 ha il primogenito Frank che morirà nel 1943 sul fronte russo, durante la seconda guerra mondiale.
Il 1° maggio 1920 muore Sophie Brezing, madre di Bertolt Brecht e lui le dedica la poesia Canzone di mia madre. Lascia Augusta e si trasferisce a Monaco. Brecht entra nella Lachkeller (La cantina delle risate), gruppo diretto da Karl Valentin (1882-1948), cabarettista, attore teatrale e produttore cinematografico tedesco, che influenza Brecht, attratto dai ribelli. Insieme a Valentin e a Lisl Karlstadt, Brecht in scena suona il flauto.
La prima opera teatrale di Brecht è Spartakus, ispirata dalla rivolta spartachista di Berlino. Cambia titolo in Trommeln in der nacht (Tamburi nella notte), rappresentata per la prima volta il 29 settembre 1922 a Monaco. Per quest’opera Brecht vince nel 1922 il premio Kleist, va a Berlino e sposa l’attrice e cantante d’opera Marianne Zoff, ma il matrimonio finisce nel 1927. Nel 1923 nasce la loro figlia Hanne, divenuta poi una nota attrice.
Precedentemente Brecht ha scritto Baal nel 1919, rappresentato a Lipsia nel 1923. Tra il 1921 e il 1923 Brecht compone Im dickicht der Stadte (Nella giungla delle città), che viene rappresentata in prima assoluta al Residenztheater di Monaco il 9 maggio 1923. Si tratta del primo dramma brechtiano ambientato a Chicago nel 1912.
L’America a quel periodo è considerata fonte di nuove possibilità, di opportunità di lavoro, mentre Brecht nella sua opera la considera una giungla nella quale l’uomo smarrisce la propria vera identità. Brecht nel suo testo riporta la realtà e in questo dramma usa numerose citazioni di Rimbaud, criticando la società contemporanea ed elogia il primitivismo e la vita selvaggia. Tra il 1918 e il 1926 scrive Mann ist Mann (Un uomo è un uomo).
Nel 1924 Brecht si trasferisce da Monaco a Berlino, dove lavora con Karl Zuckmayer come drammaturgo presso il Deutsches Theater. Nel 1929 scrive Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny (Ascesa e caduta della città di Mahagonny) che nel 1930 a Lipsia quest’opera crea uno scandalo teatrale. Dal 1926 al 1930 Brecht studia Hegel e Marx e condivide l’ideologia del marxismo, sviluppando la sua teoria del teatro epico.
Nel 1928 scrive L’opera da tre soldi, su musica di Kurt Weill, che diventa il maggior successo teatrale della Repubblica di Weimar, rappresentato ancor oggi in molti teatri del mondo. Tra il 1928 e il 1930, scrive dei drammi didattici (Lehrstucke). Nel 1929 sposa l’attrice Helene Weigel, dalla quale ha già avuto un figlio, pur essendo ancora sposato con Marianne Zoff. Composta tra il 1927 e il 1929, nel 1930 va in scena Aufstieg und Fall der Stadt Nel 1933 Hitler viene eletto cancelliere del Reich e Brecht già minacciato dai nazisti fugge all’estero con la famiglia e alcuni amici.

Nel 1935 partecipa a Parigi al Congresso Internazionale degli scrittori antifascisti, dove legge un suo testo per la difesa della cultura e contro il nazismo. Per questo viene privato della cittadinanza tedesca. Nel 1937 scrive il dramma I fucili di madre Carrar e nel 1938 Terrore e miseria del Terzo Reich. Nel suo esilio Brecht cambia spesso paese: Praga, Vienna, Parigi, dove purtroppo non è sicuro. Un’amica lo invita in Danimarca e vi rimane con la famiglia per cinque anni. I nazisti attaccano anche la Danimarca e la Norvegia e Brecht nel 1940 passa prima in Svezia, poi in Finlandia. Poi va a Mosca e attraversando tutta la Russia in treno, si imbarca a Vladivostok e giunge in California nel 1941.
Durante l’esilio Brecht scrive: Madre Coraggio e i suoi figli (1939, la prima rappresentata a Zurigo nel 1941), Vita di Galileo (1938-56, esistono tre versioni di quest’opera; la prima è quella danese, poi quella americana del 1945, poi quella berlinese del 1956). La resistibile ascesa di Arturo Ui (1941), Il Signor Puntilia e il suo servo Matti, composta in Finlandia nel 1941, la prima viene rappresentata a Zurigo nel 1948 .
Accusato di avere opinioni comuniste, il 30 ottobre 1947 viene interrogato dalla Commissione per le attività antiamericane, pertanto il giorno dopo si trasferisce a Zurigo dove rimane per un anno e mette in scena Antigone, tragedia da lui scritta e ispirata a quella di Sofocle. Nel 1948 ritorna con la moglie Helene Weigel a Berlino Est e per sua iniziativa il Ministero dell’Istruzione della Repubblica Democratica Tedesca fonda il Teatro Berliner Ensemble. Qui Brecht esercita il suo lavoro di scrittore e regista.
Nel 1951 ottiene la cittadinanza austriaca. Nel 1953 scrive Turandot oder der Kongress der Weisswascher (Turandot ovvero il Congresso degli Imbiancatori). Il 17 giugno 1953 a Berlino Est scoppia una rivolta operaia, ma gli scioperi ed ogni manifestazione vengono soppressi con l’aiuto di carri armati sovietici. Brecht scrive quindi una lunga lettera al governo, ma la DDR pubblica però solo una parte, quella che a loro conviene. Brecht ne resta talmente costernato da ammalarsi. A causa della pubblicazione parziale della lettera che ne falsa il senso tutti i teatri della Germania e dell’Europa occidentale boicottano i suoi testi creandogli un grave danno economico e morale. Ormai in cattive condizioni di salute, viene ricoverato in ospedale per i postumi di un’influenza da virus. Muore il 14 agosto 1956 a 58 anni.
Di Judith Maffeis Sala