Sergio Castellitto interpreta D’Annunzio in IL CATTIVO POETA

Sergio Castellitto interpreta D’Annunzio in IL CATTIVO POETA
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IL CATTIVO POETA. Sergio Castellitto interpreta il Vate per il film Il cattivo poeta di Gianluca Jodice che esce nelle sale il 5 novembre 2020 con 01 Distribution, prodotto da Matteo Rovere e Andrea Paris.

Il film, girato quasi per intero al Vittoriale, poi a Brescia, Nespi e a Roma,  narra le vicende degli ultimi anni di Gabriele D’Annunzio (Pescara, 1863 – Gardone Riviera, 1938). Per il regista Gianluca  Jodice, napoletano, 47 anni, candidato due volte al Nastro d’argento,  è il suo primo lungometraggio per il cinema, dopo documentari e cortometraggi.

Insieme a Castellitto, testa rasata e giacca bianca, recitano Fausto Russo Alesi (Achille Strarace), Elena Bucci (Luisa Baccarà), Clotilde Courau (Amélie Mazoyer), Francesco Patanè (Giovanni Comini).

Sinossi

Siamo nell’anno 1936. Giovanni Comini, appena promosso federale del fascio, viene convocato a Roma da Achille Starace, segretario del partito Nazionale Fascista per una missione delicata.  Deve recarsi a Gardone  per controllare D’Annunzio, ritenuto potenzialmente pericoloso dal Partito e metterlo in condizioni di non nuocere. Negli ultimi tempi, il Vate appare contrariato e Mussolini teme che possa danneggiare la sua imminente alleanza con la Germania di Hitler. Il giovane federale, avvicinando il poeta, è diviso tra la fedeltà al Partito e il carisma che D’Annunzio esercita e finirà per mettere in pericolo la sua carriera militare.

È opportuno ricordare che D’Annunzio, oltre che essere un grande scrittore, poeta, drammaturgo, era un uomo d’azione. La sua arte influenzò nella letteratura, sul gusto e sugli stili di vita degli italiani e non soltanto riferibile all’estetica. Il Poeta fu Volontario durante la prima guerra mondiale. Dal 1924 fu insignito dal Re Vittorio Emanuele III del titolo di Principe di Montenevoso. D’Annunzio fu protagonista dell’Impresa di Fiume, ovvero l’occupazione della città di Fiume, contesa tra il Regno d’Italia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, da parte dei Reparti Ribelli del Regio Esercito italiano. Lo scopo dell’occupazione era proclamare l’annessione della città all’Italia in opposizione alla Conferenza di Versailles. Ad agosto1920 D’Annunzio trasformava Fiume in Stato indipendente.

Strinse amicizia con Benito Mussolini, ma tra i due i rapporti rimasero ambigui. D’Annunzio disapprovava il regime imposto da Mussolini.

Sergio Castellitto

Sergio Castellitto ha 67 anni, è nato a Roma, ma è di origini molisiane. Esordisce a teatro molto giovane e in quest’abito conosce la sua futura moglie, la scrittrice e sceneggiatrice Margaret Mazzantini, che sposa nel 1987 e con la quale avrà quattro figli, due maschi e due femmine, Pietro, Cesare, Anna e Maria. Vincitore di tre David di Donatello, cinque Nastri d’argento, tre Globi d’oro e sei Ciack d’oro, si dimostra incisivo nei ruoli drammatici e confacente nella commedia, in particolare quella grottesca.

Castellitto dichiara: << Il film racconta di D’Annunzio, nella sua ragionata e poco conosciuta dissidenza al regime. Ma in democrazia la censura trova altri modi per agire e la dissidenza è privata della sua epica sotto la coltre del conformismo. La dissidenza oggi non si compie attraverso l’antifascismo, come d’altronde aveva già profetizzato Pasolini molti anni fa.>>

Di Judith Maffeis Sala

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