La 10° edizione di TEATRO SULL’ACQUA di Dacia Maraini

La 10° edizione di TEATRO SULL’ACQUA di Dacia Maraini
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Dal 9 al 13 settembre, Arona (Lago Maggiore/NO) ospita la 10° edizione di Teatro sull’Acqua – spettacoli teatrali sull’acqua, diretta da Dacia Maraini

TEATRO SULL’ACQUA diretto da Dacia Maraini è l’unico esempio italiano di produzioni teatrali sull’acqua. Si confronta a livello internazionale con l’Opéra on the Lake del Bregenz Festival (Austria) e il Teatro delle Marionette d’Acqua di Hanoi (Vietnam). Il Teatro sull’Acqua gode della partecipazione attiva della comunità locale in sinergia con gli artisti professionisti in residenza. Esprime il genius loci del luogo. Gli stessi luoghi del quotidiano si trasformano: il vecchio porto di Arona diventa un anfiteatro romano sull’acqua. I ristoranti, le strade, le piazze e le ville diventano esse stesse teatro. Ogni luogo può essere teatro.

In prima nazionale, dal 9 al 13 settembre 2020, si svolge ad Arona il Teatro sull’acqua, nella sua decima edizione, con la direzione artistica di Dacia Maraini. È un anniversario importante da festeggiare, sono dieci anni di incontri di teatro e parola.

Spiega Dacia Maraini: “Ci sentiamo orgogliosi di proporre un festival internazionale di teatro e parola, che formi il pubblico ad una grande arte legata al sapere parlare, al sapere analizzare la realtà, al sapere approfondire la memoria,  al sapere discutere sui grandi temi del sociale.

Noi crediamo che la cultura sia necessaria al benessere di un paese, perché la cultura insegna a pensare e a capire, insegna ad unire le diversità nel rispetto della più distante identità. E crediamo che un festival internazionale di teatro e parola, che diventi scuola per i bambini e per adulti consapevoli, sia un luogo di incontri, di conoscenza, di approfondimento, di creazione, un luogo in cui imparare ad entrare nel futuro col piede leggero e sicuro. Fra l’altro il gioco è legato alle regole. Non c’è gioco senza regole. E gioca meglio chi conosce a fondo le norme. Noi crediamo alle regole, non solo del piccolo gioco scenico, ma del grande gioco delle parti di pirandelliana memoria. Crediamo al lavoro collettivo, alla dialettica del pensiero, alla forza della memoria, alla progettazione generosa di un futuro migliore” .

Un tagliatore di teste sul Lago Maggiore

Per il 2020 il pubblico può godersi una nuova produzione teatrale sull’acqua. Un racconto magico, tenero e poetico di Maraini dal titolo Un tagliatore di teste sul Lago Maggiore interpretato da Mariano Rigillo.

L’apprezzata autrice di narrativa, poesia, teatro e saggistica, acuta e sensibile Dacia Maraini ha così presentato il suo racconto: “Il tagliatore di teste sul Lago Maggiore racconta di un boia di due secoli fa, sollevato dal suo lavoro perché invecchiato e indebolito. Il boia Tata se ne va in barca di sera sul lago, riflettendo ad alta voce e rivolgendosi alle acque silenziose scure su e cui si riflettono i suoi pensieri. Un testo surreale e grottesco, un viaggio nel tempo che, passando attraverso la fantasticheria crudele ma anche poetica di un boia ottocentesco, rende visibile l’invisibile, facendo sentire i passi, le voci o sospiri di coloro che se ne sono andati da molto tempo, ma sono ancora con noi per le impronte che hanno lasciato nella memoria collettiva“.

Interpretato da Ninetto Davoli,  messo in scena nel 2003 a Roma, nel laghetto di Villa Borghese, con il titolo <<Un tagliatore di teste a Villa Borghese>>, Dacia Maraini rivede e riadatta il testo come vero e proprio omaggio per i dieci anni del Festival del Teatro sull’Acqua di Arona.

Nella nuova versione, Un tagliatore di teste sul Lago Maggiore, Mariano Rigillo, il Tata degli Angeli, è accompagnato da Anna Teresa Rossini, Toni Fornaro, Salvatore Roncatore e Silvia Siravo. A dirigere questo spettacolo Dacia Maraini ha chiamato Francesco Tavassi, ultimo di una serie di registi che si sono cimentati nel lavoro di regia sull’acqua.

Mariano Rigillo, napoletano, 80 anni, diplomato all’Accademia nazionale d’Arte Drammatica, si  afferma nel teatro con il repertorio classico, ma è anche uno degli interpreti principali dello sceneggiato, meno intensa l’attività cinematografica. Dal 2016 è il nuovo direttore della Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Napoli.

Dieci anni di Teatro sull’Acqua hanno avuto  87 Compagnie provenienti da America, Europa, Asia e Africa; 168 spettacoli di cui dieci produzioni teatrali sull’acqua, 212 artisti e 60.000 spettatori. Sono numeri di un sogno, portare il teatro dove il teatro non c’era.

A vario titolo tutti contribuiscono. C’è chi ospita gli artisti nelle proprie case, i ristoranti offrono i pasti agli autori, tanti aronesi programmano le proprie vacanze in funzione delle date del Festival per esserci e dare una mano.  I rematori e i pescatori sono ormai presenze fisse negli spettacoli, comparse qualificate che mettono a disposizione le proprie barche per lo Spettacolo sull’Acqua; oltre 700 in dieci anni il numero degli studenti volontari.

L’edizione 2020 del Teatro sull’Acqua si arricchisce di due nuovi spazi teatrali. Il Menu della Poesia si svolge sulla Barca Pinta e il Piroscafo Lombardia diventa sede d’incontro con gli Autori. Entrato in servizio nel 1909 è stata l’imbarcazione ammiraglia della flotta del lago Maggiore, l’ultimo e il più grande dei piroscafi a ruote del Verbano.

Di Lucrezia Palma

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