WHEN THE RAIN STOPS FALLING, al Bellini di Napoli fino al 16 febbraio

WHEN THE RAIN STOPS FALLING, al Bellini di Napoli fino al 16 febbraio
Reading Time: 3 minutes

Ieri sera, nella magnifica sala del Teatro Bellini di Napoli, ho assistito allo spettacolo WHEN THE RAIN STOPS FALLING (Quando smetterà di piovere) del drammaturgo australiano Andrew Bovell per la regia attenta ed elegante di Lisa Ferlazzo Natoli. Lo spettacolo si è aggiudicato ben 3 premi Ubu 2019 (il più importante premio teatrale italiano): migliore regia, miglior nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica e migliori costumi. La rappresentazione sarà in scena al Bellini fino al 16 febbraio. Nasce da un progetto di lacasadargilla ed è prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Due con il sostegno di Ambasciata d’Australia e Qantas.

Sul palco recitano: Caterina CarpioGabrielle York (vecchia), Marco CavalcoliGabriel York, Lorenzo FredianiAndrew Price, Tania GarribbaElizabeth Perry in Law (vecchia), Fortunato Leccese Gabriel Law, Anna Mallamaci Gabrielle York (giovane), Emiliano MasalaHenry Law, Camilla Semino FavroElizabeth Perry in Law (giovane), Francesco VillanoJoe Ryan.

When The Rain Stops Falling: sinossi

La rappresentazione narra le vicende delle famiglie York e Law in un periodo storico che va dal 1959 al 2039. È la storia di segreti non detti e verità taciute con un passato, presente e un futuro ancora da vivere. Nello spettacolo si parla di figli che cercano padri scomparsi o fuggiti, di donne che perdono i figli e allontano i mariti. When the rain stops falling scava, in buona sostanza, nell’imprevedibilità e inafferrabilità dei legami famigliari e sentimentali.

When the rain stops falling

Bovell nel suo testo, racconta le vicende, colme di mistero, di tutti i membri delle due famiglie grazie a una ricostruzione drammatica che viaggia nel tempo e nello spazio. L’autore permette quindi al pubblico di poter ricostruire, passaggio dopo passaggio, tutti i segreti del passato che ciascuno dei protagonisti si porta dietro e che rappresentano un pesante fardello.

When The Rain Stop
When the rain stops falling

La pièce analizza quindi in maniera profonda gli scontri tra genitori e figli, quelli tra mariti e mogli dimostrando come certe scelte influenzino le generazioni future e come l’abbandono di chi amiamo o le verità taciute possano cambiare, per sempre, il destino di una persona.

La Grande Storia: dalla Primavera di Praga, a un futuristico diluvio universale

La storia dei Law e degli York si intreccia, poi, con la Grande Storia, che influenza la vita di tutti. Nello spettacolo si accenna all’ingresso dei carrarmati a Praga, (Primavera di Praga 1968) all‘allunaggio, (1969) fino all’UK conservatore della Thatcher e all’ imminente apocalisse di un nuovo diluvio universale. Lo spettatore, dopo un primo prevedibile smarrimento iniziale, si ritrova a viaggiare, con gli attori, nel tempo guidato dal ripetersi di alcune azioni, di alcuni elementi narrativi. Ricordiamo: la pioggia, la zuppa di pesce, la necessità di imbiancare la stanza. Sono elementi questi che raccontano di una continuità che esiste a prescindere del tempo, nel passato, nel presente come nel futuro. Sul palco si presentano, ad uno ad uno, 9 attori che riescono ad alternarsi sinuosamente così come si alternano i personaggi cui danno corpo e voce durante tutto l’arco temporale rappresentato in scena.

When the rain stops
When the rain stops falling

Nulla è sicuro e nulla è per sempre

Gli effetti scenografici, molto eleganti, di Carlo Sala e i costumi di Gianluca Falaschi (premio Ubu appunto) costruiscono un contesto astratto e al contempo realistico in cui si muovono i vari personaggi nelle loro sfaccettature. Il messaggio di When the rain stops falling appare quindi chiaro e arriva al pubblico, nonostante la raffinatezza dello spettacolo. Nulla è sicuro e nulla è per sempre pare voglia comunicarci l’autore. Tutto è imprevedibile e assurdo come la pioggia che cessa all’ improvviso o un pesce che cade dal cielo, senza motivo. Lo spettatore, alla fine della pièce della durata di due ore, ha la sensazione di aver tanto vissuto, di aver attraversato un mondo e un tempo che ci appartiene e che ci restituisce nella nostra incomprensibile complessità.

Di Marco Iannaccone/ Scarlet Lovejoy

Informazioni: http://www.teatrobellini.it/spettacoli/314/when-the-rain-stops-falling

www.ildogville.it

ildogville.it

ildogville.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *