LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR, in scena alla Sala Umberto di Roma

LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR, in scena alla Sala Umberto di Roma
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LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR, di Shakespeare, per l’adattamento di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia,(assistente alla regia Giada Ulivi) andrà in scena alla Sala Umberto di Roma, dall’11 al 16 febbraio. Nel riadattamento dell’opera del Bardo recitano: Mila Boeri, Annagaia Marchioro, Chiara Stoppa, Virginia Zini. Le scene sono di Federica Pellati, i costumi di Katarina Vukcevic, le luci di Giuliano Almerighi. Consulente Musicale è Federica Falasconi, alla Fisarmonica suona Giulia Bertasi. La rappresentazione è prodotta dalla Fondazione Teatro Di Napoli Teatro Bellini E Atir Teatro Ringhiera.

Le allegre comari di windsor
Le allegre comari di Windsor

Le allegre comari di Windsor

La scrittura di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia riadattano, tagliano e montano con ironia Le allegre comari di Windsor, innestando brani, suonati e cantati dal vivo dal Falstaff di Verdi. In scena solo la signora Page, la signora Ford, la giovane Anne Page e la serva Quickly, che danno parola anche ai personaggi maschili, assenti ma molto presenti: mariti, amanti, e, soprattutto, il più grande, non solo per stazza, Falstaff. Da lui tutto comincia e con lui tutto finisce. Le lettere d’amore che il Cavaliere invia identiche alle signore Page e Ford sono lo stimolo per trasformare il solito barboso e very british pomeriggio di tè in uno scatenato gioco dell’immaginazione, del desiderio, del divertimento.

Le allegre comari di windsor
Le allegre comari di Windsor

“Punire” quel porco di Falstaff, che osa far loro esplicite richieste d’amore, diventa il grimaldello per sentirsi ancora vive. Senza Falstaff, non ci sarebbe divertimento o sfogo per le signore Page e Ford, che, come le Desperate Housewives, sono donne di mezza età, borghesi, annoiate e un pizzico bigotte, con routine consolidate, mariti assenti e desideri sopiti.

«Per la sua ostentata dissolutezza in Falstaff si possono scorgere dei tratti di Don Giovanni e respirare aria buona di libertà; nella sua evidente “decadenza” si rispecchia quanto di più umano e disarmato si possa concepire», ci racconta la Sinigaglia, che ha voluto in scena anche una fisarmonicista che, oltre a suonare dal vivo le note di Verdi, interpreta Fenton, il grande amore di Anne, «un ruolo “en travesti” – prosegue – come vuole la tradizione shakespeariana (ma al contrario!)».

Presentazione

Tel.06.6794753- prenotazioni@salaumberto.com

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