YOU 2. La redenzione di Joe?Netflix presenta la seconda stagione.

YOU 2. La redenzione di Joe?Netflix presenta la seconda stagione.
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YOU 2. È ora possibile “farsi assorbire” dalla seconda e attesissima serie di YOU, sul sempre più potente canale on demand Netflix che si arricchisce di film, di serie, di docu-film che tengono lo spettatore incollato alla smart TV, al PC o al cellulare. You è ispirata ai romanzi di Caroline Kepnes. Ne sono rimasta fin dall’inizio incantata, anche perché il genere “psicosociopatologico” è molto ben analizzato dagli sceneggiatori in quest’ultimo periodo.

Trailer originale, sottotitolato

You: la serie

Il protagonista è il libraio Joe Goldberg, interpretato dal convincente attore Penn Badgley: piccolo e magro, ma dal viso telegenico. Non è quindi un adone alla Pitt o un maledetto alla Depp, ma perfetto per interpretare il sociopatico della porta accanto. Joe ha un aspetto gradevole, e una mente geniale, anche se spesso inciampa nell’omicidio. In You parte prima (10 puntate di vera suspense) Joe si trasforma in un serial killer per il bene della sua donna ideale Beck.

You 2: prima serie

La serie ha una location perfetta per l’obiettivo della produzione, la New York degli intellettuali, degli scrittori e dei bei locali del Village e di SoHo. In You 1 vengono soprattutto evidenziate le conseguenze negative di chi ama condividere la propria vita nei social. Descrive l’amore provato dal libraio in uno psicodramma che avrebbe fatto invidia a Hitchcock. Il doppio del personaggio è infatti esasperato alla paranoia, anche se umanamente (pensando a Von trier) comprensibile. Joe è una sorta di sociopatico, Vendicatore angelico, citando un famoso romanzo dell’800.

You 2: il dubbio e la redenzione?

La seconda serie vede il nostro protagonista a Los Angeles, dove il clima è sempre temperato e dove molti sognano di sfondare nel cinema o in qualche serie televisiva. Joe ricomincia così una nuova vita in una città molto diversa per l’intimità culturale di un libraio di New York

You 2: Joe a Los Angeles, una scena

Cambio di ambientazione a cui consegue una sorta di redenzione di Joe che comunque non abbandona la sua passione per le buone letture e per i ragionamenti da lucido, astuto e spregiudicato giocatore di scacchi della vita. Le prime puntate scorrono alla ricerca di questa redenzione, anche se Joe non perde l’abitudine di creare il bunker insonorizzato dove nasconde Will, (Robin Lord Taylor) un delinquente lucido, affidabile e molto empatico. Non tutto il mondo è quindi propenso al tradimento e l’incontro con Will, a cui Joe ruberà l’identità e che poi libererà regalandogli una nuova vita, farà ricredere il protagonista sulla pericolosità del genere umano, che non necessariamente deve essere sempre punito.

Le puntate scorrono anche con una nuova ossessione per il protagonista che non può vivere senza amore, l’angelica e perfetta Love Quinn (Victoria Pedretti). È un’ossessione questa volta più controllata, vissuta con maggiore serenità, anche perché Love, descritta come una “madonna dura e pura”, non dà a Joe motivo di dubitare della sua fiducia, al punto da risultare un sentimento quasi noioso per uno spettatore (non americano?) abituato ad associare l’amore al melodramma, o al dolore.

You 2: Love e Joe, una scena

I segreti di Joe

Joe nasconde però un segreto. È a Los Angeles per sfuggire alla vendetta della sua prima ex compagna Candace (Ambyr Childers) scampata miracolosamente a un tentato omicidio da parte di Joe. La donna non è riuscita a farsi aiutare dalla polizia per mancanza di prove e cerca anche lei una vendetta solitaria. Come scriveva Yourcenar  facendo parlare Clitemnestra, in Fuochi: I morti non se ne stanno mai a riposo. Questo è il leitmotiv da tragedia greca delle 10 puntate della nuova serie.

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You 2: Candace e Joe, una scena

Per quanto sia grande la volontà di votarsi alla purezza, la verità è che non si può sfuggire tanto facilmente dall’imperfezione umana. Joe si innamora infatti (ricambiato) della giovane e ricca di famiglia Love perché è esattamente, almeno in apparenza, l’opposto di tutte le donne che crede di aver amato, ma che lui definisce semplici infatuazioni.

Alla ricerca dell’anima gemella

Il limite di Joe sta forse della caratterizzazione del personaggio, che è, al contempo, il suo punto di forza, ovvero la ricerca di una perfezione angelica e morale nell’essere umano che non c’è. Love è amata da Joe solo perché rappresenta quell’esempio di purezza che lui vorrebbe, ma che non riesce ad essere e non perché il protagonista cerchi in una donna la sua anima gemella. Joe non si accetta e per questo si condanna alla dannazione eterna nel nome di un amore che forse non merita.

You 2: Joe, una scena

Quest’ idillio che proseguirebbe senza problemi e forse annoiando un pò lo spettatore viene rovinato paradossalmente dal lato protettivo e umano del protagonista, appunto vendicatore angelico. Joe infatti cerca di proteggere le sue giovani e belle vicine di casa Delilah (Carmela Zumbado) e la sorella quindicenne Ellie (Jenna Ortega) dalle perversioni sessuali di un Vip con il vizio per le ragazzine di cui abusa, narcotizzandole, nella sua villa. Storia che ricorda molto i casi di cronaca americana degli ultimi due anni. In Joe si riaccende quindi l’esigenza di giustizia, a modo suo ovviamente, in una società, quella americana, in cui lo Stato o è corrotto o non esiste.

You 2: Ellie e Delilah, una scena

Altro personaggio chiave che contrasta l’amore di Joe e Love è poi Forty (James Scully), fratello di Love problematico e dipendente dalle droghe e con ambizioni da grande regista. Forty è stato vittima di un abuso sessuale da bambino e nasconde un segreto che lo perseguiterà per sempre. È un personaggio complesso e ben disegnato. Nonostante la sua apparente ingenuità si avvicinerà troppo alla vera identità di Joe.

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You 2: Love e Forty, una scena

C’est pas un pipe: direbbe Magritte

Le ultime puntate della serie, che prosegue senza imprevedibili colpi di scena, ma con un’ambientazione da non perdere (la California e la vita di piccoli attori alla ricerca di successo) ribaltano completamente la caratterizzazione dei personaggi (C’est pas un pipe: direbbe Magritte).

Allora di che si tratta? La visione la lasciamo allo spettatore, a cui la sceneggiatura, grazie anche alla bravura degli attori, dona molti spunti di riflettessione: il bene e il male, l’amore, l’accettazione di se stessi, il doppio che è in ognuno di noi. Badgley è un attore completo e pieno di talento, convincente in tutte le sfumature del suo complesso personaggio, come lo è Pedretti, alla prova con una donna solo apparentemente lineare e banale, ma che al contrario di Joe, si accetta per quello che è.

Love è veramente il grande amore di Joe? La frase finale pare prevedere una terza stagione ricca di nuove analisi e di altre soluzioni, se ci sono. Siamo ancora una volta in grande attesa. Netflix centra quindi l’obiettivo.

Di Lucilla Continenza

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