STOMP. La Musica degli oggetti arriva al Bellini di Napoli

STOMP fa tappa a Napoli. Nella splendida sala del teatro Bellini di Napoli ho assistito allo spettacolo degli Stomp, compagnia nata a Brighton in UK nel 1991, da l’idea di Luke Cresswell e Steve McNicholas. Nel corso degli anni Stomp ha calcato con enorme successo i più importanti palcoscenici di tutto il mondo, e da 25 anni va in scena a Broadway con travolgente successo. Con l’ausilio di strumenti e suoni che fanno parte del nostro quotidiano urbano, spesso per noi insignificanti, gli artisti britannici portano in scena la loro concezione delle sonorità della nostra società. La trasformano in arte, denunciando lo spreco e comunicando un messaggio di sostenibilità.
Stomp: lo spettacolo
Lo spettacolo presentato al Bellini risulta coinvolgente, ironico che strappa, spesso al pubblico, risate ed emozioni. È strabiliante come gli Stomp sappiano dimostrare che con oggetti di qualsiasi tipo (persino con una banalissima scatola di fiammiferi o con un comune sacchetto di plastica) si possa produrre musica e emozione.
Sono sul palco 8 ballerini/acrobati/performer tutti di una bravura eccezionale. La rappresentazione si sviluppa senza sosta in un crescendo di ritmi, percussioni, fruscii, strofinii. In scena vengono utilizzati utensili di tutti i tipi: scope, secchi, carrelli del supermercato, persino lavelli della cucina a dimostrazione che qualsiasi oggetto può produrre un suono musicale sapientemente ritmato dalla strabiliante bravura degli interpreti.

Stomp e la capacità di far tornare bambini
Fa riflettere il fatto che sia semplice l’idea che oggetti comuni possano essere strumenti musicali in grado di coinvolgere creando un ritmo incalzante da far danzare. Da bambini si è capaci di utilizzare qualsiasi mezzo per far rumore e suonare, crescendo purtroppo si perde questa magia del mistero degli oggetti. Tutto diventa scontato e appare abitudinario. Cambiando il punto di vista, come per incanto, il mondo che ci circonda può però apparire agli occhi di chi sa guardare in modo diverso. Stomp infatti fa tornare bambini. Fa scoprire che tutto può essere e che non è poi così difficile lasciarsi andare e riscoprire il ritmo che ognuno ha dentro di sé. Infatti un valore aggiunto alla qualità dello spettacolo è la capacità dei bravissimi performer di coinvolgere il pubblico presente con accattivante ironia.

Gli spettatori battono a ritmo: mani, piedi, schioccano le dita; inizialmente con difficoltà ed imbarazzo ma poi vengono coinvolti dai performer nelle loro esibizioni. È quindi impossibile distrarsi da quello che succede in scena. Questa adrenalina il pubblico se la porta dietro anche a fine spettacolo, una volta uscito dalla sala, dopo una rappresentazione unica, di energia pura.
Un equilibrio perfetto di scelte artistiche
Ottima regia che in un crescendo, al finale, dà un momento di gloria ad ogni ballerino che viene illuminato con un fascio di luce durante la propria esibizione, evidenziando le capacità dell’artista.
Non mancano le scene comiche ed ironiche che strappano delle risate di cuore. La scenografia è moderna. È fatta di oggetti che sono i loro strumenti musicali. È una scenografia a due piani che consente agli attori di arrampicarsi, come Spider Men, da un piano all’altro della struttura metallica. Il ritmo musicale diventa sempre più ipnotico e vibrante man mano che lo spettacolo va avanti.

Stomp è una scossa sia visiva che sonora. Si torna a casa sentendosi ancora vibrare. Sono vibrazioni che scuotono ma che fanno tanto bene al cuore e all’anima.
Lo spettacolo resta, nel bellissimo e raffinato teatro Bellini, fino al 5 gennaio 2020, festa dell’ultimo dell’anno compresa.
Sarebbe proprio un peccato perdere questa straordinaria rappresentazione.
Di Marco Iannaccone/ Scarlet Lovejoy
Per informazioni e prenotazioni: http://www.teatrobellini.it/spettacoli/310/stomp