PINO.Vita accidentale di un anarchico: il docufilm animato a Milano

PINO.Vita accidentale di un anarchico: il docufilm animato a Milano
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PINO.Vita accidentale di un anarchico, un documentario animato per la regia di Claudia Cipriani. Scritto da Claudia Cipriani, Niccolò Volpati, Claudia e Silvia Pinelli.

A Milano sono in programma due proiezioni in anteprima per conoscere meglio la storia e la vita di una vittima del sistema giudiziario italiano e della strategia della tensione.

Domenica 15 dicembre, ore 16.00 – Palazzo Marino all’interno del programma MILANO E’ MEMORIA Palazzo Marino (Sala consiliare), Piazza della Scala, 2 – Milano Introducono la proiezione gli autori con Claudia e Silvia Pinelli e Anita Pirovano (consigliere comunale di Milano)

Lunedì 16 dicembre, ore 21.00 – Arci Bellezza, Via Bellezza 16/a evento con sostegno alla campagna su Produzioni Dal Basso. Saranno presenti gli autori Cipriani e Volpati e Claudia e Silvia Pinelli, i musicisti di via Padova autori delle musiche originali e fotoreporter Uliano Lucas. Modera Fabrizio Grosoli.

PINO.Vita accidentale di un anarchico

PINO.Giuseppe Pinelli,un brutto capitolo di storia italiana

Quella di Giuseppe Pinelli è una storia già conosciuta, raccontata in molte testimonianze, numerosi libri e opere teatrali di cui la più famosa è Morte accidentale di un anarchico di Dario Fo. L’intento è quello di raccontarla da un punto di vista inedito: saranno i ricordi delle figlie che, un passo alla volta, ci faranno conoscere Giuseppe Pinelli.

Il racconto di Claudia e Silvia Pinelli comincia nel 1969, quando avevano 8 e 9 anni e si conclude il 9 maggio del 2009 quando la famiglia è stata ricevuta al Quirinale dal Presidente Giorgio Napolitano che, in quell’occasione, definì Pinelli “la diciottesima vittima della strage di Piazza Fontana”.

PINO
Giuseppe Pinelli

Il punto di vista delle bambine permette di entrare gradualmente in una storia complessa e intricata: man mano che le due crescono, aumenta anche il loro livello di consapevolezza, s’infittisce l’insieme di informazioni, si articola il discorso politico e il contesto storico.

Contemporaneamente si sviluppa la storia personale di Giuseppe Pinelli, insieme all’evoluzione degli accadimenti storici di cui quella storia è riflesso: le contestazioni a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, la “strategia della tensione”, l’Europa divisa in due blocchi. Per chi già conosce la storia di Pinelli, il racconto delle figlie permette di esplorare, insieme al contesto politico, anche quello emotivo, famigliare e dunque più intimo.

PINO.Vita accidentale di un anarchico racconta non solo la morte di Pinelli, ma anche la sua vita, le sue idee, i suoi affetti.

Giuseppe Pinelli e le figlie

NOTE DI REGIA

Spiega Cipriani: “PINO.Vita accidentale di un anarchico è insieme un film d’animazione e un documentario con fotografie e filmati d’epoca; pensato principalmente per un pubblico giovane o che non conosce nei dettagli le vicende narrate. Era dunque per noi importante raccontare questa storia da una prospettiva che facilitasse la comprensione del contesto storico e al contempo creasse empatia e suscitasse emozione. Era necessario trovare una soluzione narrativa originale. Da qui la scelta di non ricorrere a interviste. La storia è raccontata attraverso una grafica d’animazione, realizzata appositamente per questo lavoro.

PINO.Vita accidentale di un anarchico

Faranno da contrappunto ai disegni animati alcuni inserti corredati da immagini di repertorio (foto e video) e musiche d’epoca. Queste sequenze, che chiariranno il contesto storico e politico, saranno essenziali per comprendere come una storia apparentemente piccola, sia diventata parte della Storia del Paese.

Una storia piccola che divenne così importante da segnare una frattura fondamentale: a partire da lì, molte cose sono in Italia, non sono più state come prima”.

Credits

Gli autori del progetto, Cipriani e Volpati, lavorano insieme da molti anni e hanno realizzato altri sei lungometraggi e diversi cortometraggi. I loro documentari, tra cui La guerra delle onde, Lasciando la Baia del Re, L’ora d’acqua, sono stati trasmessi da reti televisive, hanno ricevuto riconoscimenti importanti (tra cui la nomination ai David di Donatello), sono stati selezionati da festival nazionali ed europei e hanno avuto una distribuzione cinematografica.

Autori: Claudia Cipriani, Claudia e Silvia Pinelli, Niccolò Volpati. Ricerca storica: Niccolò Volpati. Fotografia e Montaggio: Claudia Cipriani. Voci narranti: Olimpia Lanzo e Alessandra Pasi. Illustrazioni: Luca Magnante. Musiche originali: Massimo Latronico e Dario Yassa. Post produzione audio: Massimo Parretti. Foto: Uliano Lucas. Registrazione voice over: Gianluca Mancini. Interpreti principali: Roberta Lombardi, Tommaso Russi, Mara Grazioli, Alida Volpati.

Si tratta di una produzione Ghiro Film con la collaborazione dell’Archivio Giuseppe Pinelli – Ateneo Libertario Progetto sostenuto da Comune di Milano (Milano è memoria – Gabinetto del Sindaco), Arci Bellezza, Coop. soc. I talenti.

Premi

Il progetto è stato premiato nella sezione work in progress del Festival Visioni dal Mondo. Due i premi: la Menzione Speciale della giuria e il premio EDI Visionary Award, con la seguente motivazione: “per la capacità di fornire una narrazione della grande Storia, attraverso il punto di vista dei singoli”.

Presentazione da comunicato stampa

https://www.produzionidalbasso.com/project/pino-vita-accidentale-di-un-anarchico/

www.ildogville.it

ildogville.it

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