IL MISTERO HENRI PICK. L’emozionante commedia francese con Luchini e Cottin

IL MISTERO HENRI PICK. L’emozionante commedia francese con Luchini e Cottin
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IL MISTERO HENRI PICK, la commedia francese dell’anno, arriva nelle sale italiane il 19 dicembre. È un film che ho visto in anteprima. Uscita dalla sala, ho pensato: “Strano… un film francese che fa riflettere, ma anche sorridere!”. Il mistero Henri Pick, per la regia di Rémi Bezançon, è tratto dall’omonimo libro di David Foenkinos. Il sempre energico Fabrice Luchini, un vero divo in Francia, e la lanciata Camille Cottin sono i protagonisti di una storia fresca, divertente, ma al contempo profonda. Il lungo è distribuito da I Wonder Picture e Unipol Biografilm Collection.

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Il mistero Henri Pick: Un pizzaiolo può scrivere un capolavoro?

Jean Michel Rouche (Luchini) è un critico letterario, ma anche uno scrittore mancato con qualche rimpianto. Nella sua vita ha pubblicato solo un libro di successo e in giovane età. Conduce un importante programma televisivo dove parla di libri. È molto pignolo e snob, un radical chic alla francese, che conosce perfettamente tutti i grandi classici della letteratura. Un giorno si trova a dover parlare nel suo programma di uno strano caso letterario scoperto da una giovane editor Delphine (Alice Isaaz), in una particolare biblioteca di un paese sperduto della Bretagna. È la biblioteca dei manoscritti rifiutati, fondata da un appassionato per dare un luogo alle opere dei tantissimi autori scartati dagli editori.

Il mistero Henri Pick

È un piccolo museo dove Delphine trova un manoscritto che legge e la entusiasma, dal titolo molto intrigante: Le ultime ore di una storia d’amore. Delphine ne è talmente colpita che lo fa pubblicare. Il genio creativo sarebbe (uso il condizionale, perché la storia ruota attorno l’identità dell’autore) un ristoratore del paese. Insomma un “ignorantotto” nascondeva al mondo, famiglia compresa, le sue conoscenze e competenze letterarie.

Il libro, proprio perché opera di un comune “pizzaiolo”, si trasforma così nel cult del momento. Scombussola la vita della famiglia del defunto Henri Pick, il cui ristorante diventa un luogo di pellegrinaggio, con tanto di visita nello studio dove Pick, oltre a far quadrare i conti, scriveva come Proust.

Il mistero Henri Pick

Parvenu o competenti?

Il libro, con i famigliari del presunto letterato, arriva quindi nello studio televisivo del severo critico, che mette subito in dubbio l’autenticità dell’autore. Questa severa presa di posizione lo porta a perdere moglie e lavoro. Rouche che vuole riabilitare il suo nome e dimostrare al mondo che un critico non è un parvenu mondano, inizia a fare indagini sul manoscritto e sulla vita del piazzaiolo. È aiutato anche dalla figlia di quest’ultimo Joséphine (Cottin), inizialmente infastidita dall’insistenza dell’uomo che vuole negare quel momento di celebrità al padre defunto e alla madre.

Il mistero Henri Pick

Josephine è un’insegnante di lettere del piccolo villaggio bretone e ha una casa stracolma di libri, che legge con vera passione. Dopo aver trovato una breve lettera scritta dal padre, che mostra al critico, anche nella bella professoressa si insinua il dubbio. La scena chiave del film arriva infatti quando Josephine chiede a Rouche se Proust avesse mai compilato una lista della spesa poetica. L’esperto le risponde che le liste dello scrittore erano bellissime.

Il film si infittisce quindi di misteri fino al sorprendente epilogo che lasciamo allo spettatore.

Il mistero Henri Pick: una commedia che decostruisce gli stereotipi sociali

Il mistero Henri Pick è una bella commedia brillante e sorprendente, con colpi di scena e rivelazioni inaspettate, ma che soprattutto affronta temi interessanti e attuali. Analizza infatti la macchina capitalista dell’editoria, il ruolo dei critici letterali, osannati ma in fondo considerati semplici parvenu; la difficoltà dei giovani autori, spesso creativi e competenti, ma poco considerati dai “baroni” del settore. Sono temi che sconfinano le Alpi e arrivano fino a noi.

Luchini è perfetto nel ruolo del critico snob, ma coerente con se stesso e vero conoscitore della materia. È tutta la sua vita, anche se appare in televisione e partecipa a eventi mondani. Cottin è una preparata insegnante di lettere, che ama la letteratura fine a se stessa. È infatti soddisfatta della sua quotidianità tranquilla in Bretagna, della sua famiglia e dei suoi amati libri. Tra i due protagonisti nasce così una complicità intellettuale che li avvicina.

Nota di merito va poi alla fotografia, alle inquadrature ampie e che inseriscono i personaggi nella sofisticata e mondana Parigi e poi nella Bretagna dai paesaggi tranquilli, rassicuranti e incantevoli. Nonostante una vita di lustrini, il perdente è il maturo critico, (anche lui un semplice ingranaggio della macchina del vendere a tutti i costi).

Il protagonista, dall’apparenza austera e antipatica, è un uomo solo e malinconico. L’incontro con la semplicità della Bretagna gli offrirà una nuova visione della vita, prescindendo dalla vera identità di Henri Pick.

Di Lucilla Continenza

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