KARENINA & I. Gørild Mauseth attraversa la Russia alla scoperta di Anna e Tolstoj

KARENINA & I. Gørild Mauseth attraversa la Russia alla scoperta di Anna e Tolstoj
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KARENINA & I. La famosa attrice norvegese Gørild Mauseth è protagonista di un bellissimo docufilm Karenina & I, girato dal regista Tommaso Mottola. Il lungo è stato presentato al Cinema Rondinella di Sesto San Giovanni (Milano), all’interno dellAquerò Film Festival –Lo Spirito del Tempo. Il regista napoletano (marito di Gørild Mauseth), presente durante la proiezione del docufilm, ha spiegato come il suo intento fosse quello di raccontare il rapporto di un’attrice con Anna Karenina, capolavoro di Tolstoj.

Si tratta di una produzione norvegese del 2017. Oltre a Mauseth, Liam Neeson si è prestato come voce narrante di Tolstoj. La sceneggiatura è firmata da Mottola e Mauseth. Karenina & I è stato montato da Michal Leszczylowski, le musiche sono di Phil Glass, Michael Nyman, Arvo Part. È distribuito da Lo Scrittoio.

Karenina & I: l’immedesimazione di un’attrice alla scoperta dei luoghi di Tolstoj

Il docufilm ha richiesto una lunga preparazione. L’idea è arrivata dopo che Mauseth, che in Norvegia è una vera leggenda, si era già messa alla prova con un personaggio così intenso e difficile, come Anna, con grande successo, Ha deciso quindi di affrontare la sfida di recitare nuovamente il ruolo di Anna a Vladivostok, attraversando tutta la Russia in treno. L’obiettivo è capire i veri motivi che hanno indotto Tolstoj a scrivere un romanzo su una donna tanto estrema e sfortunata. Mauseth non si è però solo accontentata di raccontarci la sua Anna in norvegese. Ha voluto anche affrontare una sfida ancora più grande, quella di studiare il copione nella lingua  di Tolstoj, il russo. È un’impresa difficilissima per una persona che si approccia a una lingua tanto diversa dalla sua lingua madre.

Karenina & I

Il paesaggio russo, la cultura russa, i russi e Tolstoj, Tolstoj, e la “passione” di Gørild Mauseth

Lungo il tragitto sono tanti i paesaggi della Russia mostrati dal regista che accompagna l’attrice e il loro bambino. È un viaggio molto faticoso, ma che permette  di affrontare tematiche molto interessanti. Ci si addentra nel paesaggio russo, (a noi poco conosciuto), nella cultura russa e nel rapporto che i russi hanno con il capolavoro di Tolstoj, e con lo stesso Tolstoj. Il fascino del docufilm sta però soprattutto nella descrizione della “passione” che un’attrice prova durante la preparazione di un personaggio tanto complesso. La domanda spesso ripetuta nel film: “Rinuncereste a tutto, a un figlio, per amore di un uomo?“.

Anna coinvolge intensamente l’affascinante e statuaria attrice norvegese, dai bellissimi e folti capelli scuri e i grandi occhi azzurri. Mauseth a un certo punto si immedesima a tal punto con l’eroina da sentirne tutta la sofferenza.

Nel docufilm non mancano incontri con diversi personaggi che sono entrati in contatto con il  capolavoro di Tolstoj, tra cui la pronipote del grande scrittore russo.

Karenina & I. Il parallelismo tra la vita di Tolstoj e Anna

Si evince poi un parallelismo sorprendente tra Tolstoj e la sua protagonista. Dopo la lettura del monumentale romanzo e la scelta di Anna, che per amore decide di abbandonare il marito, il figlio per poi suicidarsi gettandosi sotto un treno, è naturale pensare ad una visione maschilista dell’autore. Tolstoj ci presenta infatti una donna che per un amore impossibile rinuncia a due ruoli fondamentali: quello di madre e quello di madre che ha la responsabilità di mantenersi viva per se stessa e per chi ha messo al mondo. In realtà come l’attrice ci fa notare nel suo approfondito studio sul personaggio, ma non solo lei, (anche accademici cultori del romanzo), ci sono molte analogie tra passaggi fondamentali della vita di Tolstoj e quella di Anna Karenina.

Karenina & I

A Tolstoj come ad Anna mancano le radici. Anna è orfana e Tolstoj perde i genitori a 6 anni. Tolstoj a un certo punto della sua vita, anni dopo aver scritto il romanzo, abbandona la famiglia (che si era faticosamente costruito) e va a vivere solo, come “un vecchio adolescente”. In seguito ci lascia per sempre nei pressi di una ferrovia, lì dove aveva fatto morire Anna. Il tema delle radici è quindi un tema centrale nella caratterizzazione del personaggio. L’eroina trova nell’amante quel calore che le era totalmente mancato da bambina e non ne potrà più fare a meno. Ne è drogata e senza quella droga non può farcela, forse come Tolstoj che rivive in Neeson: “Tutto quello che so, lo so perchè amo“.

La stessa attrice, come spiega il regista e marito, subisce fortemente l’influenza della vita di Anna. Mesi dopo il viaggio in Russia, Mauseth chiede infatti di trascorrere un periodo nel suo piccolo fiordo norvegese. Vuole riappropriarsi delle sue radici, visto che da anni vive in Italia.

Karenina & I. La riflessione di Mottola

Preferisco riportare le parole del regista e marito di Gørild Mauseth . Mottola spiega infatti, con l’acutezza di un regista e la sensibilità di un marito, quello che accade in Gørild Mauseth dopo il viaggio fino a Vladivostok: “Mentre avviavamo il montaggio infatti, mesi dopo, molte domande avevano cominciato a farsi strada in Gørild. Durante l’inverno successivo avrei capito che dovevo investigare di più sul legame, e per certi versi pericoloso, che ancora teneva Gørild intimamente coinvolta al suo personaggio. Nel frattempo Gørild, una donna con radici fortissime ed una grande famiglia, era sempre più colorata da Anna, figura opposta… un’orfana, perduta, senza radici”.

Karenina & I: una scena. Gørild Mauseth e Tommaso Mottola

Continua Mottola: “Gørild aveva cominciato ad esprimere il desiderio di trasferirsi nei luoghi della sua infanzia e adolescenza, sulle coste artiche della Norvegia. Riaprimmo la produzione (…) I luoghi selvaggi e le memorie dolorose di Gørild, hanno finalmente dato vita a scene che nel finale fondono i destini di Anna e di Gørild (…) ma Gørild non si staccava da Anna. Ho pazientemente aspettato (…) nella speranza di capire il motivo per cui Karenina era diventata ormai il suo ruolo nella vita (…). Dopo una lunga attesa finalmente il suo legame intimo con Anna ha cominciato a rivelarsi: i destini di due donne, quella reale e quella del romanzo, si intrecciavano adesso, e le loro identità iniziavano a sovrapporsi (…)”.

Di Lucilla Continenza

www.cinemarondinella.it

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ildogville.it

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