FURORE. AlI’India di Roma, “l’operina sonora” di Massimo Popolizio

FURORE. AlI’India di Roma, “l’operina sonora” di Massimo Popolizio
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FURORE, al Teatro India di Roma. Ancora pochi giorni, fino al 1 dicembre, per poter assistere alla rappresentazione tratta dall’omonimo romanzo (capolavoro) di John Steinbeck. Di e con Massimo Popolizio, il testo per il teatro è stato adattato da Emanuele Trevi, con musiche eseguite dal vivo da Giovanni Lo Cascio. Aiuto regista è Giacomo Bisordi.

Popolizio e il best-seller di Steinbeck

Reduce dallo straordinario successo di Ragazzi di vita Un nemico del popolo, Popolizio sceglie di confrontarsi con un capolavoro della narrativa americana: Furore di John Steinbeck, scritto nel 1939 e da subito divenuto un best-seller.

Furore
John Steinbeck

Si tratta di un one man show lirico ed epico che porta sul palco la dolorosa e sorprendente attualità della crisi agricola, economica e sociale che stritolò gli Stati Uniti in una morsa fra il 1929 (la Grande Depressione) e l’attacco a Pearl Harbor.

Dalle note di Furore

È una straordinaria figura di narratore, nello stesso tempo arcaica e modernissima, che prende forma in questo lavoro di drammaturgia basato sul capolavoro di John Steinbeck, Furore. A prestare a questo potentissimo, indimenticabile «story-teller» un corpo e una voce adeguati alla sua grandezza letteraria, è l’attore e regista Massimo Popolizio che traspone sulla scena le infinite risorse poetiche del metodo narrativo di Steinbeck, rendendole ancora più evidenti ed efficaci attraverso la lettura.

Furore

Leggendo Furore, infatti, impariamo ben presto a conoscere questo personaggio senza nome che muove i fili della storia. Nulla gli è estraneo: conosce il cuore umano e la disperazione dei derelitti come fosse uno di loro. A differenza di loro conosce però anche le cause del loro destino. Conosce le dinamiche ineluttabili dell’ingiustizia sociale, le relazioni che legano le storie dei singoli al paesaggio naturale, agli sconvolgimenti tecnologici, alle incertezze del clima. Tutto, nel suo lungo racconto, sembra prendere vita con i contorni più esatti e la forza d’urto di una verità pronunciata con esattezza e compassione

Furore: condizione umana e sociale ampia e attuale.

Furore esce nel 1939 e diventa subito un best-seller sensazionale. Da allora non ha mai smesso di godere di immensa popolarità. La sua rappresentazione letteraria diretta e urgente analizza una condizione storica e geografica precisa: la crisi agricola, economica e sociale degli Stati Uniti fra il crollo del 1929 (la grande depressione) e l’attacco di Pearl Harbour. La storia è perà evocatrice di una condizione umana e sociale molto più ampia e oggi più che mai attuale. Furore racconta delle sventure della famiglia Joad, e i motivi di una delle più devastanti migrazioni di contadini della storia moderna. Massimo Popolizio dà così vita a un one man show epico e lirico, realista e visionario, sempre sorprendente per la sua dolorosa, urgente attualità.

Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Compagnia Umberto Orsini.

Presentazione

Per informazioni e prenotazioni: http://www.teatrodiroma.net/doc/6476/furore

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