SCENE DA UN MATRIMONIO. Konchalovsky porta Bergman all’Eliseo di Roma

SCENE DA UN MATRIMONIO, in scena fino a domenica 17 novembre, apre la stagione ufficiale del Teatro Eliseo di Roma. Lo spettacolo è una rivisitazione del famoso testo del grande Ingmar Bergman, diretto dal maestro Andrei Konchalovsky e interpretato da Julia Vysotskaya e Federico Vanni.

Scene da un Matrimonio: sinossi
In una borghese casa romana del quartiere Parioli negli anni ’60, vivono Giovanni e Milenka. Sono persone comuni, marito e moglie, alle prese con la loro vita di individui, lavoratori, coniugi. Siamo dopo il boom economico, Adriano Celentano canta 24.000 baci. Tutti applaudono le indimenticabili gesta sportive della nazionale italiana di calcio dei mondiali di Messico 70.
Il loro è un matrimonio ormai decennale, senza figli. La passione sembra star scemando e fa i conti con la ripetitività e la noia della quotidianità. I coniugi vivono tra pranzi domenicali a casa dei genitori di lei da evitare. La sera si va alle prime teatrali di un talentuoso regista sulla cresta dell’onda, Giorgio Strehler. Il giorno è impegnato da troppe ore di lavoro, per entrambi. Roma, che fa da sfondo, è chiassosa, tra sferragliare di tram e movida notturna, chiusa fuori dalle finestre.

I due protagonisti vivono la storia di un legame fatto di alti e bassi fino all’annuncio di una gravidanza inattesa, almeno dalla reazione del marito. Ecco il colpo di scena: una clamorosa svolta che vede entrare in scena, soltanto evocata, la nuova fiamma giovanissima di Giovanni, conosciuta all’Istituto di Psicotecnica, dove lavora come professore.
È un cambio di rotta improvviso, immediato, che trancia una storia di lungo corso. Porta infatti ad una separazione fisica tra i due che sembrano prendere strade diverse, oltre che con i loro corpi, anche con i loro cuori.
Recensione: crisi di un matrimonio dalla Svezia all’Italia
Lasciando il resto della trama di Scene da un Matrimonio allo spettatore, che comunque nel suo iper realismo non stanca mai, preme concentrarsi sulla scelta del maestro Konchalowsky (moscovita) di traslare il testo di Bergman in Italia, a Roma. lo scopo forse è quello di avvicinare la narrazione alla propria platea di riferimento (Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale Fondazione Campania Dei Festival- Napoli Teatro Festival Italia).

Belle le scene di Marta Crisolini Malatesta, responsabile anche dei molti costumi che vestono i due attori. Malatesta disegna infatti con grande eleganza i vari ambienti in cui si svolge la vicenda, dapprima le due diverse versioni pre e post crisi coniugale del nido capitolino, e poi lo studio di Giovanni presso l’edificio scolastico. Chiude con un ultimo rifugio d’amore extraurbano. Interessante è anche la scelta dei video di Mariano Soria, che trasportano lo spettatore nell’epoca scelta.
In Scene da un Matrimonio il Maestro fa muovere gli interpreti con grande leggerezza entro confini precisi. Notevole è poi la prova d’attrice di Vysotskaya che passa con perizia e apparente facilità dal ruolo di moglie lamentosa a quello di donna addolorata e disperata di fronte al naufragio della propria storia d’amore. Rassegnata alla fine della sua lunga storia di convivenza, la donna asseconda il nuovo corso della propria vita. Guarda oltre, continuando a vivere con nuovi amanti, nuove frequentazioni e finalmente un nuovo amore.
Ottimo il feeling tra gli attori per tutto lo spettacolo e, considerata la complessiva durata, circa 2 ore, ciò non può che giovare alla buona riuscita della messa in scena. Riuscita che cattura occhi ed orecchie e ottenuta soprattutto grazie alla ricchezza interpretativa degli attori. Vanni è maestoso, oltre che per stazza anche per bravura.

Vysotskaya è al contrario longilena ma abbondante nella restituzione dei propri stati d’animo.

Scene di un matrimonio è teatro di prosa al massimo livello, figlio del genio immortale di Bergman, e proposto eccellentemente da Artisti indiscutibili.
Di Giuseppe Menzo