FRIDA KAHLO-VIVA LA VIDA. Il docufilm sulla pittrice messicana

Frida Kahlo: “Spesso il dolore è necessario per generare bellezza“. Uno, nessuno, centomila FRIDA KAHLO-VIVA LA VIDA. GIà presentato durante il 37° Torino film festival, il docufilm sulla famosa pittrice messicana è ora in arrivo nelle sale cinematografiche italiane. Attesissimo, sarà proiettato in esclusiva dal 25 al 27 novembre.

Frida Kahlo- Viva la Vida è stato preceduto dal grande successo del film premio Oscar Frida con le favolose interpretazioni di Salma Hayek, Alfred Molina, Geoffrey Rush, Antonio Banderas e la “nostra” Valeria Golino . L’artista è diventata una iconica dell’indipendenza delle donne, visto il suo animo ribelle. Il docu-film indaga sulla sua vita e sulla sua arte. È prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital in collaborazione con Sky Arte, Radio Capital e Mymovies.it. Diretto da Giovanni Troilo, regista e fotografo, si avvale della partecipazione dell’irriverente e istrionica Asia Argento che sarà la voce narrante. Argento accompagnerà lo spettatore alla scoperta delle diverse sfumature della straordinaria personalità della pittrice.
Frida Kahlo-Viva la Vida. L’intimità di una donna ribelle
La storia di Kahlo sarà ripercorsa grazie alle testimonianze delle persone a lei legate come Hilda Trujillo direttrice, dal 2002, del Museo di Frida Kahlo. Il museo si trova nella Casa Azul, residenza di famiglia della pittrice, dove ha vissuto prima con i genitori e poi con il marito e suo grande e conflittuale amore Diego Rivera.

Sarà anche possibile ascoltare il vissuto della pittrice direttamente dalla voce delle fotografe messicane Graciela Iturbide, autrice del lavoro fotografico ll bagno di Frida e Cristina Kahlo, pronipote di Frida. Iturbide è stata contattata direttamente dalla direttrice e curatrice del museo della pittrice, che l’ha autorizzata a rendere pubblico il materiale del museo non accessibile al visitatore, dopo 50 anni dalla morte di Rivera. Rivera aveva infatti vietato la divulgazione pubblica della parte più intima e nascosta della moglie, ovvero i suoi oggetti più personali. Il veto era di 15 anni, ma di fatto ne sono trascorsi 50.

Sarà possibile poi ascoltere interviste esclusive, vedere documenti d’epoca e ammirare i tipici vestiti originali che Khalo amava tanto indossare. Il doco-film mostrerà anche estratti delle sue lettere e dei suoi diari che scriveva d’abitudine, oltre alla visione delle sue opere. Durante la proiezione del docu-film lo spettatore ritroverà le caratteristiche scimmiette che Kahlo tanto amava, i pappagalli, i cervi e i cactus che erano spesso rappresentati nei suoi celebri dipinti,
Una donna dai forti contrasti
Dolore e ribellione, ma anche vitalità e passione sono il leitmotiv della vita di una donna, vissuta all’inizio del ‘900 e ancora tanto amata. La pittrice muore giovane, di polmonite a 47 anni, nel 1954. Kahlo era una donna di grande carattere e forza interiore; certo un’artista che ha vissuto veramente “d’arte e d’amore“, ma anche di vera passione politica. Nel docu-film si parlerà degli amori come quelli per gli amici d’infanzia, (prima di andare alla scuola preparatoria d arte) e poi del suo grande amore, quello che sarà “per sempre”, nonostante i tradimenti reciproci, per il marito e compagno di vita e di lotta, il grande pittore messicano Rivera.

L’arte di Kahlo sa di Messico e della sua bellezza, come delle contraddizioni politico sociali di questa terra in quel periodo. L’opera della pittrice trova radici nella pittura messicana tradizionale dell’ 800, ma anche nell’arte pre colombiana. La donna amava il dualismo degli opposti: le tenebre e la luce, il dolore e il piacere, la vita e la morte. La sua terra, con i suoi caldi colori, traspare sempre nelle sue opere in maniera esplosiva, come era assoluta e totale la sua passione politica dichiaratamente di sinistra, (Kahlo fu anche amante di Lev Trotsky, in esilio in Messico in quegli anni). Passione politica che la porterà alla morte. Durante la convalescenza, necessaria per guarire dalla polmonite, la pittrice partecipò infatti ad un dimostrazione contro l’intervento statunitense in Guatemala. Questo ultimo gesto di contestazione aggravò le sue già delicate condizioni, e morì per un’embolia polmonare.

Infine è necessario menzionare la colonna sonora di Frida Kahlo- Viva la Vida, firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino (disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 22 novembre). Sarà possibile ascoltare in particolare la canzone Yo te cielo (cancion para Frida), scritta espressamente da Anzovino per il docu-film e cantata da Yasemin Sannino. Nella proiezione la canzone è musicata anche con la tromba del grande Flavio Boltro.
Di Patrizia Triulzi
Per informazioni: Frida. Viva la vida